La sua fortuna è stata quella di avere in casa un farmaco cortisonico che ha scongiurato conseguenze ben più gravi. Un incubo, quello vissuto, nei giorni scorsi, da un uomo di 45 anni mentre era alla guida della sua auto: quel finestrino leggermente abbassato per far entrare un po' d’aria che ha, però, permesso a un calabrone di intrufolarsi e di colpirlo al fianco sinistro. «Ho avvertito un dolore fortissimo, formicolio ai piedi e sul corpo oltre alle vampate di calore», racconta Stefano a “Il Messaggero. «Poi - prosegue - ho sentito qualcosa camminare sulla gamba, ma la situazione nel giro di poco tempo è peggiorata: rossore su tutto il corpo, le labbra gonfie».
Cosa è successo
L’uomo stava rincasando e, insieme alla moglie, percorreva via Forno Saraceno, tra Selva Candida e Casalotti, quando improvvisamente un insetto è entrato nell'abitacolo.
I sintomi per Stefano non si erano però del tutto arrestati: «Le orecchie erano diventate gonfie e avevo prurito e intorpidimento alle mani». La corsa all’Aurelia Hospital e le cure mediche: «Mi hanno somministrato altro cortisone mediante flebo endovenosa, successivamente un forte antistaminico e sono stato dimesso dopo tre ore di osservazione. Ora mi sento meglio, ma dovrò proseguire ancora per qualche giorno le cure che mi sono state prescritte», conclude.
Il consiglio dell'esperto
L’emergenza calabroni e vespe ( orientalis e germaniche, ndr) a Roma è ancora in atto. Tanti i quartieri bersagliati e le segnalazioni con richieste di intervento per rimuovere le colonie. «Siamo arrivati alla metà del mese di ottobre e ci troviamo nel picco del ciclo vitale degli imenotteri», commenta l’esperto Andrea Lunerti. «Bisogna prestare massima attenzione quando ci troviamo all’interno della nostra auto: nel caso in cui un insetto dovesse entrare nell'abitacolo, è consigliato accostare l’auto e aprire gli sportelli per farlo uscire».
L'incidente
Lo scorso giovedì mattina un uomo di 59 anni è morto dopo essere precipitato dall’ottavo piano di un palazzo in viale Prospero Colonna, nel quartiere Monteverde. Secondo gli agenti di polizia, Lorenzo Mappelli stava pulendo i vetri del terrazzo quando l'attacco di alcune vespe gli ha fatto perdere l’equilibrio causandine la caduta da un'altezza di 24 metri. Da diverso tempo i condomini avevano denunciato la presenza di insetti nel palazzo, ma nessuno è mai intervenuto per localizzare il nido e rimuoverlo.