TORINO La piccola Laura ha trovato la morte a pochi passi da casa, a San Francesco al Campo, dove dalle finestre vedeva spesso passare gli aerei.
GLI PSICOLOGI
Sia papà Paolo che mamma Veronica fanno fatica a credere a quello che era successo. Per affrontare lo choc è stato messo a loro disposizione un team di psicologici. Hanno preso dei tranquillanti. Viaggiavano in auto, poi in un attimo è cambiato tutto. Prima un boato fortissimo, poi la macchina che si è ribaltata. Quando hanno capito che la macchina avrebbe preso fuoco, il primo pensiero sono stati i figli. Ma sono riusciti a tirarne fuori solo uno. Una questione di istanti. «Una famiglia unita. Vivevano per i due figli - racconta una vicina di casa - È una tragedia. Non riesco a dire altro. Non ci credo». Il padre lavora come artigiano in un’azienda di infissi. A ogni ora del giorno, anche nei fine settimana, per garantire una serenità economica alla famiglia. Ma al di là del lavoro, la coppia davvero viveva per i figli. Dalle gite a Leolandia alle escursioni sui laghi del Piemonte. E ancora, le settimane bianche. Per ogni compleanno Veronica non ha mai mancato di organizzare qualcosa di speciale, unico. E quella bambina, Laura, era stata vista come un dono del cielo. «Sei arrivata tu a rendere la nostra vita ancora più bella - scriveva sui social mamma Veronica - Sei una bimba meravigliosa. Grazie di esistere».
LA FAMIGLIA
I nonni vivono a San Francesco al Campo e adoravano a loro volta quella bambina. Il suo sorriso accompagnava sempre le giornate organizzate per i loro compleanni, magari con qualche grigliata. Tutti, tra amici e familiari, dicevano a Veronica che quella bambina le somigliava tantissimo: «Sembra la tua copia in miniatura». Anche suo fratello Andrea era molto legato a Laura. Adesso è sedato, ma quando si sveglierà un team di psicologici aiuterà la famiglia a trovare le parole giuste per fargli capire quello che è accaduto. Che Laura, che andava a vedere le sue partite di calcio, lassù sugli spalti non ci sarà più. Niente più giochi condivisi, viaggi, avventure tra sport e parchi giochi. Veronica da sempre ha dedicato la vita alla famiglia e ai bambini. Le torte di compleanno, anche fatte in casa, la voglia di offrire sempre un momento di svago che non fosse davanti alla televisione: il contatto con la natura è sempre stato importante. Poi le letture la sera: una fiaba prima di andare a dormire era d’obbligo, soprattutto per la sua piccola principessa Laura, perché ormai Andrea si era fatto più grandicello e indipendente. «Si cercavano sempre con la sorellina. Lei era più piccola di lui. E per questo era molto protettivo nei suoi confronti. Era la principessa di casa. Come si fa?», ripetono i vicini. E adesso tra gli amici e parenti c’è chi punta il dito contro quegli aerei. «Sono pericolosi», dice Paola, appena appresa la notizia. A pensarlo sono anche tanti abitanti della zona: «Non è da adesso che abbiano paura, ma mai nessuno si è preoccupato. Doveva scapparci il morto. A pagare doveva essere una bambina». Ormai però è tardi. E quella fanciulla sempre sorridente che amava ballare non c’è più. «Chiederemo giustizia - dice un parente fuori dall’ospedale - Perché non si può morire così. Per strada, mentre si torna casa. Ci hanno portato via tutto».