Tempesta al nord, morti cinque dei sei alpinisti dispersi sulle Alpi svizzere: avevano tra i 21 e i 58 anni

Continua l'emergenza per la violenta ondata di maltempo che si è abbattuta soprattutto sul nord Italia. I disagi maggiori in Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta

Lunedì 11 Marzo 2024
Tempesta al nord, morti cinque dei sei alpinisti dispersi sulle Alpi svizzere: avevano tra i 21 e i 58 anni

Cinque dei sei scialpinisti dispersi da ieri sul versante svizzero delle Alpi sono stati trovati morti lungo il percorso tra Zermatt e Arolla, nei pressi del Matterhorn.

Ancora in corso le ricerche, rese difficoltose dalla tempesta, del sesto scialpinista. Lo rende noto la polizia. Le vittime avevano un'età compresa tra i 21 e i 58 anni e faceno parte della stesso nucleo familiare del cantone vallese. 

Chi sono le vittime

I sei scialpinisti svizzeri - di cui cinque trovati morti - che risultavano dispersi da sabato hanno tra i 21 e 58 anni, cinque di loro appartengono alla stessa famiglia del Vallese mentre un'altra persona, una donna, arriva dal canton Friburgo. Secondo quanto riferito dal sito del quotidiano svizzero Le Nouvelliste, si tratta di tre fratelli tra cui un amministratore comunale, un loro zio, un loro cugino e l'amica di uno tre fratelli. Diversi di loro erano alpinisti esperti e alcuni si stavano allenando per una gara di scialpinismo di fama mondiale in programma ad aprile, la Patrouille des glaciers, il cui tracciato passa anche lungo l'itinerario Zermatt-Arolla che stavano percorrendo. A dare l'allarme, sabato pomeriggio verso le 16, era stato un familiare che aspettava il gruppo ad Arolla, nella Val d'Hérens. Una telefonata fatta poco dopo, alle 17.19, da uno dei sei dispersi ha poi permesso la localizzazione nel settore del Col de la Tete Blanche, a circa 3.500 metri di quota, poco più di mezzo chilometro in linea d'aria dal confine con l'Italia e la Valle d'Aosta. Nella notte tra sabato e domenica cinque soccorritori svizzeri avevano tentato di raggiungere il gruppo partendo a piedi da Zermatt, ma a causa delle pessime condizioni meteorologiche e del pericolo valanghe hanno dovuto rinunciare. Era stato allertato anche il Soccorso alpino valdostano, nella speranza che le condizioni meteorologiche sul lato meridionale consentissero l'intervento in elicottero. Ieri, in un altro incidente, uno sciatore che procedeva in fuoripista è morto all'ospedale di Sion (Svizzera) per i traumi riportati dopo essere stato travolto da una valanga nella Val Ferret elvetica.

La tempesta sul nord Italia

Continua l'emergenza per la violenta ondata di maltempo che si è abbattuta soprattutto sul nord Italia. I disagi maggiori in Liguria, Piemonte e Valle d'Aosta. Uno scialpinista è morto nell'imperiese. La vittima della montagna faceva parte di un gruppo di sei persone, quattro delle quali sono state investite dalla valanga caduta nel pomeriggio in località Ubaghetta a Monesi, frazione del comune di Triora nell'entroterra di Imperia. Per l'uomo, 44 anni, è intervenuto l'elisoccorso che lo ha portato all'ospedale di Pietra Ligure, dove è arrivato già morto. Conseguenze meno gravi per due donne che non sono in pericolo di vita, trasferite in elisoccorso all'ospedale di Mondovì, e per un quarto uomo, che non ha avuto bisogno di cure. Facevano parte del gruppo altri due scialpinisti, che non sono stati travolti dalla valanga.

Ultimo aggiornamento: 14:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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