Diabolik, il piano degli albanesi per vendicarlo: «Uccidere Molisso». Dopo gli spari a Bennato nel mirino un altro pezzo da novanta

Nelle carte dell'inchiesta i preparativi del gruppo guidato da Demce.

Mercoledì 27 Marzo 2024 di Valentina Errante
Diabolik, il piano degli albanesi per vendicarlo: «Uccidere Molisso». Dopo gli spari a Bennato nel mirino un altro pezzo da novanta

«Subito dopo l'omicidio di Fabrizio Piscitelli il gruppo di albanesi, guidato da Elvis Demce, legato a quello degli Irriducibili, si informa sull'agguato e organizza la reazione, con il tentato omicidio di Leandro Bennato e la pianificazione dell'omicidio di Giuseppe Molisso, riconosciuti corresponsabili dell'agguato avvenuto al Parco degli Acquedotti nell'agosto del 2019».

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A svelare in aula i nuovi elementi emersi dalle indagini è stato ieri il pm Mario Palazzi, in apertura del processo per l'omicidio di Diabolik, che vede imputato, davanti alla Terza Corte d'Assise, Raul Esteban Calderon, accusato di omicidio volontario aggravato dal metodo mafioso e detenzione abusiva di armi.

Sono state le rivelazioni dei due nuovi collaboratori di giustizia, Fabrizio e Simone Capogna, «fortemente inseriti - sottolinea Palazzi - nel narcotraffico romano» a illustrare ai pm in quale contesto sia maturato l'omicidio e come abbia poi preso corpo il successivo tentativo di vendetta da parte degli albanesi. E le dichiarazioni dei Capogna, rese tra la fine del 2023 e il 2024, hanno dato agli inquirenti anche una nuova chiave di lettura di intercettazioni e chat.

LA VENDETTA

Il pm, titolare del procedimento insieme alla collega Rita Ceraso, ha depositato agli atti un'informativa per ricostruire come sia maturato l'agguato a Piscitelli, «Un omicidio non casuale o legato a motivi transitori, ma un delitto nato dalle contrapposizioni, in un contesto criminale associativo, avvenuto con una modalità eclatante». Perché come dice uno degli albanesi in un'intercettazione, riletta grazie agli elementi forniti dai Capogna, «gruppi che prima lavoravano sotto la stessa bandiera» finiscono con lo scontrarsi. Così i fedelissimi di Diabolik pianificano la vendetta. Di primo piano sarebbe stato il ruolo di Elvis Demce, che però ha continuato a mantenere rapporti ambigui con Molisso.


I fatti si svolgono tra il 2019 e il 2021, quando Demce finisce in manette. La vendetta dovrebbe colpire anche Raul Esteban Calderon, coinvolto, per gli albanesi nell'omicidio Piscitelli, e oggi sotto processo perché ritenuto il killer. Ed è pochi mesi dopo l'agguato di Diaboloik, nel novembre del 2019, che Bennato, bloccato nel traffico in via di Boccea, viene avvicinato dai due uomini su uno scooter che gli sparano due colpi all'addome. La vittima, sopravvissuta, aveva poi sostenuto di avere subito un tentativo di rapina. Quanto a Molisso, il piano non si sarebbe realizzato per l'arrivo, del tutto casuale, della polizia.

LE NUOVE PROVE

Nel progetto avrebbe avuto un ruolo, sempre secondo la ricostruzione dell'accusa, anche "il principe", Matteo Costacurta, legato agli albanesi. Oltre all'informativa congiunta del nucleo investigativo dei carabinieri e della Mobile, Palazzi ha chiesto che vengano acquisite alcune chat sky ecc di Demce, dello stesso Molisso, tra le quali alcune intercettazioni di Bardi Petrit, pugile dilettantistico albanese, detto "Titi", vicino a Piscitelli e al gruppo di Demce arrestato nel 2022. E che possa testimoniare in aula il capo del nucleo Investigativo Dario Ferrara, che ha condotto le indagini.
 

Ultimo aggiornamento: 28 Marzo, 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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