Pomezia, in un comunicato stampa Narciso Mostarda, il direttore della Asl Roma 6, che comprende 21 comuni tra i Castelli Romani e il Litorale, comunica, che sono in corso accertamenti sul posto del terribile incendio da parte degli ispettori del servizio ambiente e salute pubblica della Asl. Ritenendo possibile la presenza di coperture in cemento e amianto sui capannoni dell'impianto, è stato richiesto ad ARPA Lazio di poter estendere le attività di campionamento ambientale al fine di determinare l'eventuale presenza di fibre aerodisperse; contestualmente è stato contattato il Centro Regionale Amianto della ASL VT per concordare l'analisi dei campioni ed eventuali ulteriori accertamenti da effettuare. Sono stati anche rafforzati con personale specializzato i pronto soccorso degli ospedali di Anzio, Albano e Pomezia, nel caso dovessero arrivare persone con sintomi di intossicazione per la nube tossica. Al lavoro da ieri i tecnici dell'Arpa Lazio, che hanno installato delle centraline per rilevare il livello di inquinamento dell'aria. Per le indagini il procuratore capo del Tribunale di Velletri Francesco Prete, ha aperto un fascicolo per disastro ambientale, incaricando il Noe dei Carabinieri per l'indagine, appena l'incendio sarà bonificato l'intero stabile e tutta l'area della Eco X sarà posta sotto sequestro per i rilievi e le indagini sui rifiuti presenti nella struttura. Si dovrà dare risposta soprattutto al perchè tutti quei rifiuti speciali che hanno una alta tossicità fossero stoccati lì da mesi, forse anni, senza essere mai smaltiti nei modi e nei termini previsti dalle normative di legge in fatto di rifiuti pericolosi. Al lavoro anche i veterinari della Asl Roma 6 per accertare lo stato di salute degli animali presenti nella zona, allertati anche l'Istituto Zoo Profilattico e l'Istituto Superiore della Sanità da parte della Regione Lazio.   (Foto Luciano Sciurba)