Violenta l'ex moglie e la uccide:
«Non sapeva fare il cous cous»

Domenica 4 Maggio 2014 di Federico Tagliacozzo
Violenta l'ex moglie e la uccide: «Non sapeva fare il cous cous»
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Ha violentato la moglie da cui era separato, e l'ha uccisa tagliandole la gola e sparandole in testa con una pistola a piombini. Poi si arreso alla polizia spiegando il motivo del folle gesto: «Ho ucciso mia moglie perché non era capace di cucinare il cous cous». L'assassino, un 47enne tunisino residente a Friburgo, è stato condannato all'ergastolo poche ore fa per il fatto di sangue compiuto nell'aprile del 2010. L'uomo, già separato da anni dalla moglie, l'aveva legata al letto, le aveva usato violenza, poi con un coltello le aveva reciso la gola con 15 tagli. Non contento le ha sparato colpi con una pistola ad aria compressa. Al corpo della vittima reso irriconoscibile dalle sevizie, è stato dato un nome solo attraverso le impronte dei denti.



La coppia era arrivata in Svizzera dalla Tunisia nel 1999, ma dopo poco tempo in Terra elvetica, si era separata. L'uomo, impiegato come ragioniere presso l'ambasciata tunisina a Berna, aveva perso il lavoro e aveva iniziato a bere. I suoi comportamenti si sono fatti via via sempre più violenti culminando con l'efferato omicidio.



Dopo l'assassinio, l'uomo si è lavato e cambiato e poi ha mangiato con le sue figlie di 9 e 12 anni. Alle due ha raccontato che la mamma non era potuta venire per un impegno. L'uomo è poi tornato a casa dormendo accanto al cadavere. La mattina seguente si è costituito alla polizia spiegando le sue ragioni: «Quella donna mi era stata infedele, non si occupava abbastanza delle bambine e non sapeva cucinare il cous cous». Il giudice l'ha condannato all'egastolo spiegando che l'uomo aveva compiuto il folle gesto «con barbara e crudele determinazione».
Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 09:56

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