Polonia, missile russo nello spazio aereo (per 39 secondi) a Oserdow. Varsavia chiede spiegazioni. Cosa sappiamo

La Polonia ha convocato l’ambasciatore russo. il missile sarebbe stato abbattuto se la violazione dello spazio aereo sarebbe stata più lunga.

Domenica 24 Marzo 2024
Polonia, missile russo viola lo spazio aereo (per 39 secondi) a Oserdow. Varsavia chiede spiegazioni, Camporini: «Tensione, ma no rischio escalation»

Un missile da crociera lanciato da Mosca ha violato lo spazio aereo della Polonia, paese Nato, prima di sorvolare nuovamente il territorio di Kiev. Lo affermano le forze armate di Varsavia attraverso un post su X: «L’oggetto è entrato nello spazio polacco vicino alla città di Oserdow ed è rimasto lì per 39 secondi.

Per l’intera durata del volo, è stato seguito dai sistemi radar militari». La Polonia ha convocato l’ambasciatore russo per chiedere spiegazioni, come riporta l’agenzia di stampa polacca Pap citando il vice ministro degli Esteri Andrzej Szejna, che ha spiegato che il missile sarebbe stato abbattuto se la violazione dello spazio aereo sarebbe stata più lunga.

Varsavia chiede spiegazioni

Le forze armate polacche hanno anche fatto sapere che hanno «osservato un’intensa attività aerea a lungo raggio della Federazione Russa, relativa ad attacchi aerei e missilistici su oggetti situati nel territorio dell’Ucraina», in conseguenza della quale «sono state avviate tutte le procedure necessarie per garantire la sicurezza dello spazio aereo polacco. Avvertiamo che sono stati attivati aerei polacchi e alleati, il che potrebbe comportare un aumento del livello di rumore, soprattutto nella parte sud-orientale del paese». Il ministero degli Esteri Pawel Wronski ha poi dichiarato: «Invitiamo la Federazione Russa a fermare gli attacchi aerei terroristici contro la popolazione e il territorio dell’Ucraina, a porre fine alla guerra e ad affrontare i problemi interni del Paese».

Camporini: nessun rischio di escalation

Secondo il generale Vincenzo Camporini, ex capo di Stato maggiore dell’Aeronautica militare e della Difesa, non ci sarebbero ancora rischi concreti di un’escalation del conflitto, ma la guerra è destinata a proseguire a lungo: «La Polonia ha un confine diretto con l’Ucraina, che viene quotidianamente bombardata dai sistemi d’arma nemici, la cui precisione può essere elevata ma non è assoluta. Certo, come già successo, lo sconfinamento è possibile e costituisce un atto politicamente significativo che può provocare una reazione, un innalzamento della tensione. Ma non prevedo un’escalation», ha spiegato il generale. E ancora: «La campagna di bombardamenti russi sull’Ucraina è poco comprensibile dal punto di vista dei risultati militari: non è così che si vince la guerra. Anzi, così non si fa altro che incattivire la popolazione allontanando l’ipotesi del convincimento del governo di Kiev a trattare».

Secondo Camporini Putin non ha alcuna intenzione di trattare: «Se davvero volesse farlo, chiederebbe il cessate il fuoco unilaterale: così metterebbe in gravissime difficoltà le forze ucraine che, se continuassero a combattere, sarebbero additate come quelle che non vogliono la pace, mettendo in difficoltà anche gli altri Paesi occidentali». L’attuale situazione non sarebbe di stallo, ma caratterizzata da una «dinamica molto limitata e con l’iniziativa in mano alla Russia, mentre gli ucraini sono in una situazione difensiva, che richiede meno risorse di chi è all’offensiva». A Kiev il principale problema riguarda la carenza di armi, «l’attuale situazione mette in evidenza tutte le problematiche dell’industria della difesa dei Paesi occidentali fino alle diatribe interne agli Usa che impediscono ampie forniture da parte di Biden». Un problema non da poco, visto che «la capacità difensiva ucraina rischia di essere messa in seria difficoltà, allontanando quindi le speranze di un capovolgimento della situazione, già al momento improbabile».

Camporini ha parlato anche dell’attentato avvenuto a Mosca: «Un evento così eclatante che può giocare contro Putin, perché è la dimostrazione dell’incapacità del sistema di sicurezza russo di reagire con prontezza a un attacco del genere. Però può rappresentare anche un’occasione a favore della sua propaganda, perché Putin ha un argomento chiaro per dire che l’intera società civile è sotto attacco. E quindi sollecitare a una mobilitazione generale. In ogni caso la pista del coinvolgimento ucraino nell’attentato è da escludere, non sarebbe convenuto innanzitutto a Kiev un’azione del genere».

Ultimo aggiornamento: 19:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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