Cosa succede se Israele risponde all'Iran: attacco diretto o colpo alle Guardie rivoluzionarie

Lo Stato ebraico ha comunque la necessità di scegliere un'opzione che "non sia bloccata dagli Usa"

Lunedì 15 Aprile 2024
Cosa succede se Israele risponde all'Iran: attacco diretto o colpire le Guardie rivoluzionarie

Cosa succederà se Israele risponderà all'Iran? Ci sono stati diversi annunci da parte di Tel Aviv che confermano che una risposta ci sarà e, secondo fonti citate dai media Usa, sarà imminente.

Questa operazione non ha l'appoggio dello storico alleato di Israele: gli Stati Uniti.

Israele ha deciso che risponderà all'Iran: gli scenari

Se allora la reazione armata appare a questo punto scontata, cruciale sarà capire come reagirà Teheran. Il gabinetto di guerra israeliano - che al dossier Iran ha già dedicato due riunioni e un'altra è in programma martedì - sta studiando "diverse opzioni". Ognuna delle quali, è stato spiegato, rappresenta "una risposta dolorosa" per gli iraniani, senza tuttavia rischiare di scatenare "una guerra regionale".

Nel ristretto gruppo di ministri - da Netanyahu a Gallant a Benny Gantz - che deve prendere la decisione, l'obiettivo è quello di scegliere un'opzione che "non sia bloccata dagli Usa" e che rientri in una strada praticabile. 

Ma Israele, fanno notare molti analisti anche in patria, non può ignorare del tutto le preoccupazioni degli Stati Uniti e degli altri alleati occidentali su un'escalation che avrebbe conseguenze devastanti per la regione e non solo.

Israele-Iran, quando (e dove) arriverà il contrattacco? Dai siti nucleari ai luoghi simbolici, Netanyahu a un bivio (e l'escalation è sempre più probabile)

Così i vari scenari vanno da un contrattacco diretto sul territorio iraniano a operazioni che colpiscano gli alleati del regime degli ayatollah nella regione fino ad azioni mirate sui capi delle Guardie rivoluzionarie.

Nella prima ipotesi, la più pericolosa, nel mirino potrebbero finire addirittura i siti legati al nucleare iraniano il cui programma, secondo il premier britannico Rishi Sunak, "non è mai stato a uno stadio così avanzato".

L'Iran da parte sua ha messo in guardia Israele. "L'attacco limitato di sabato sera - ha affermato il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian in un colloquio telefonico con l'omologo russo Serghei Lavrov - mirava ad avvertire, scoraggiare e punire il regime sionista. Ma se Israele intraprenderà una nuova azione contro l'Iran, dovrà affrontare una risposta molto più forte". 

Ultimo aggiornamento: 17 Aprile, 12:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci