È la portaerei nucleare più potente del mondo ma - non si mai - meglio tenersi fuori dalla portata degli avanzati missili antinave degli Hezbollah che contano su forniture belliche da parte di Iran, Russia e Siria. Ecco il contesto in cui sta già operando la Gerald R. Ford degli Stati Uniti che verrà presto raggiunta dalla portaerei Gerald R.
Portaerei nucleari nel canale di Sicilia
Un passo indietro: dopo aver percorso il canale di Sicilia, la gigantesca Ford si è già piazzata a sud di Cipro dove attenderà la collega Eisenhower che percorrerà la stessa rotta a ridosso dell'Italia prima di raggiungere la parte orientale del Mediterraneo.
Schierando quei due giganti gli Stati Uniti intendono ribadire con la forza il ruolo di "faro del mondo" con l'uso dei più potenti strumenti per la deterrenza, compresa quella nucleare. Detto che da quella porzione del Mediterraneo le squadre navali guidate dalle due portaerei possono contribuire a tenere d'occhio anche tutto il fronte sud dello scenario della guerra scatenata dalla Russia contro l'Ucraina, detto ciò, la presenza della Ford e della Eisenhower e dei loro caccia F-35 e F-18, rifornibili in volo con tanker sempre più dislocati nei paesi amici del Medio Oriente, serve per dare sostegno, per ora morale, a Israele e per minacciare Hamas e soprattutto Iran, Siria e Russia: non si azzardino ad appoggiare esplicitamente i palestinesi più intransigenti perché altrimenti la rappresaglia è questione di pochi minuti.
Missili antinave
Epperò presidiare quelle acque del Mediterraneo non è per nulla sicuro: entrambe le portaerei Usa sono difese da formidabili sistemi antimissili e anti attacco da parte di velivoli e di navi, sommergibili compresi, ma non si può escludere al 100% il successo di un missile soprattutto se di ultima generazione, come fa notare il sempre puntuale sito Italmiradar il cui notiziario resta imprescindibile.
Landsat-8 imagery provided by @USGS via @sentinel_hub shows the location of CVN-78, USS Gerald R. Ford in the eastern Mediterranean today. This new location is about 100km west of her last seen position on the 13th. cc @duandang pic.twitter.com/wviSuY1m4x
— Amelia Smith (@ameliairheart) October 17, 2023
L'arsenale di Hezbollah
Accade così che la portaerei più potente del mondo che viene schierata dal paese più potente del mondo debba però tenere in conto l'arsenale di Hezbollah. Un contrasto parecchio forte.
L'organizzazione paramilitare islamista sciita libanese, feroce nemica di Israele, fedele alleata di Iran, convinta sostenitrice della Siria, fornitrice di armi e addestramento ad Hamas, già sospettata di avere bersagliato anche le strutture dei militari italiani impegnati in Libano nella missione Unifil e di avere innescato scontri al confine con Israele dopo la controffensiva di Hamas del 7 ottobre, si è dotata negli anni di numerosi missili antinave in grado di minacciare tutte le imbarcazioni che arrivano a tiro davanti alla costa del Libano.
Il Noor iraniano
È più limitato dei missili antinave di Hezbollah con una portata di circa 200 chilometri, non è supersonico. Prodotto dai primi anni 2000 dall'Iran esplicitamente per la Marina ha già dato prova della sua efficacia devastando nel 2020 la nave Konarak della stessa marina iraniana: un caso di "fuoco amico" che causò almeno 19 morti. Il missile era stato lanciato (errore umano? guasto?) dalla fregata Jamaran.
Lo Yakhont russo
Lo Yakhont russo ha una portata di almeno 300 chilometri e vola a 2 volte e mezzo la velocità del suono, non una minaccia da prendere sottogamba per le navi Usa che nei manuali riportano in evdienza lo Strobile, nome in codice per la Nato del missile entrato in servizio nel 2002 e divenuto anche la piattaforma per sviluppare la nuova generazione di missili ipersonici.
E' lungo 8 metri e pesa tre tonnellate. Il P-800, altro nome per il missile russo, non è solo anti-nave: può essere programmato per azioni terra-terra e viene lanciato da camion ad alta mobilità. Può essere armato con testate atomiche.
Il rischio di escalation
Così, per non finire nel raggio d'azione di questi missili di Hezbollah, sia la Ford sia la Eisenhower manovreranno ad oltre 300 chilometri delle coste orientali del Mediterraneo in modo da togliere ogni tentazione agli alleati più diretti di Hamas. Una distanza che al tempo stesso non penalizza più di tanto le capacità di intervento rapido dei caccia americani la cui autonomia può essere aumentata a oltranza con rifornimenti in volo o con scali in aeroporti amici che in Medio Oriente non mancano. Nessuno può tuttavia escludere azioni di Hezbollah in grado di scatenare reazioni che a loro volta causeranno l'intervento di alleati sempre più influenti: il risiko della deterrenza non ha mai avuto un manuale completo delle regole
One of the threats that the Ford CSG is likely keeping in mind is the existence of Hezbollah's anti-ship missiles. To my knowledge, Hezbollah has Iranian-made Noor (aka C-802) and Russian-made Yakhont anti-ship missiles, with ranges of 120km and 300km respectively. https://t.co/AHqy9Q4IYN pic.twitter.com/D41APpHeMY
— Amelia Smith (@ameliairheart) October 15, 2023