Pinguini Tattici Nucleari: «Un docufilm? Ce l'hanno proposto, ma abbiamo rifiutato. Il parroco di Santena? Lo invitiamo ai nostri concerti»

La band dei record - 1 milione di biglietti venduti in 12 mesi - si racconta dopo la partenza del tour nei palasport già tutto sold out

Mercoledì 10 Aprile 2024 di Mattia Marzi
Pinguini Tattici Nucleari: «Un docufilm? Ce l'hanno proposto, ma abbiamo rifiutato. Il parroco di Santena? Lo invitiamo ai nostri concerti»

«Oggi nella musica ci sono artisti escludenti, come quei rapper, non facciamo nomi, che parlano solo di soldi e macchine.

Noi, invece, siamo i cantori di una normalità accogliente. Un operaio che lavora per 1.500 euro al mese ha bisogno di qualcuno che gli racconti la vita com’è. Ed è quello che facciamo noi». Parola dei Pinguini Tattici Nucleari. La band bergamasca dei record - 1 milione di biglietti venduti in un anno - ha dato il via lunedì sera dal Forum di Assago a Milano al suo nuovo tour nei palasport Non perdiamoci mica di vista: le 33 date sono tutte sold out (a Roma Riccardo Zanotti e soci passeranno il 7, 8, 10 e 11 maggio, al Palazzo dello Sport). In scaletta hit come Pastello bianco, Ringo Starr, Scrivile scemo, Giovani Wannabe, Ridere e Ricordi, oltre a una cover di Fix You dei Coldplay. «Diciamo ai fan di inseguire i loro sogni come noi abbiamo fatto con il nostro», racconta il frontman Riccardo Zanotti.

Vi sentite i Coldplay italiani?
«La storia è simile. Siamo partiti anche noi da un garage, con un approccio abbastanza naïf, e siamo arrivati dove siamo. Ci manca il successo internazionale, però: è il prossimo obiettivo che vogliamo raggiungere».

Il tour negli stadi in programma il prossimo anno, che partirà il 7 giugno 2025 da Reggio Emilia e chiuderà all’Olimpico il 4 luglio, si intitola Hello World, letteralmente “ciao mondo”. Un caso?
«È una frase che ci affascina tantissimo, quella che insegnano ai programmatori dei pc. C’è l’attività, la possibilità. Chissà. Arriveremo sicuramente con un nuovo disco, al quale stiamo lavorando: per ora, però, abbiamo solo bozze di canzoni».

«Le date del Tour 2025 dei Pinguini Tattici Nucleari sono già sold out. Tutto esaurito. Invece la nostra chiesa, dove a ogni messa c’è Gesù, è quasi sempre vuota». Lo ha detto il parroco don Beppe Zorzan di Santena, in provincia di Torino. Cosa trovano i giovani ai concerti che non trovano nella fede?
«Non saprei (ride). Però il don è stato un gran comunicatore. Forse la chiesa stenta a parlare ai giovani perché non parla il linguaggio a cui sono abituati. Ci piacerebbe averlo a un nostro concerto, per fargli portare le sue istanze davanti a migliaia di persone».

Al debutto a Milano non è mancato un accenno all’attualità. Su Bergamo avete lanciato un messaggio di solidarietà rivolta al popolo palestinese: «Tirate fuori le chiavi e fatele scuotere. Sono oggetti potenti, sono il simbolo di quello che aprono, ma sono anche il simbolo del popolo palestinese che una casa non ce lo ha più». Svolta impegnata?
«Non si tratta di fare impegno. Spesso la politica parla di musica, quindi è giusto che anche chi fa musica parli di politica».

Un docu-film sulla vostra carriera ve l’hanno già proposto?
«Se ne è parlato, sì. Ma al momento non siamo sicuri di voler fare un’operazione del genere».

Perché?
«Pensiamo che la nostra storia possa dare ancora molto. Bruciarci una cartuccia di questo tipo ora, raccontando una storia a metà, non ci sembrerebbe giusto. Ci sarà anche un momento di crisi, prima o poi. E quando succederà, cercheremo di risalire la china. Allora sì che sarà interessante raccontarci in un documentario. Raccontare le cose quando stanno andando bene è noioso».

Ultimo aggiornamento: 08:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci