Uno dei più stretti collaboratori di Papa Francesco e membro del C9, una specie di consiglio della Corona, ha registrato un lungo video per dire che non ha mai abusato di nessuno e non ha mai avuto comportamenti inappropriati nei confronti di nessuno.
La scorsa settimana, i media canadesi avevano riferito che contro Lacroix era stata depositata una denuncia. L'uomo avrebbe toccato e molestato una ragazza di 17 anni durante due incontri religiosi tra il 1987 e il 1988. Il nome di Lacroix appare nei documenti del tribunale come parte di una grande causa collettiva, una specie di class action verso la Chiesa cattolica, assieme a decine di altri nomi. L'arcidiocesi così come altre voci cattoliche intervenute per gettare acqua sul fuoco, ha assicurato che continuerà a collaborare e a indagare sui casi di abuso avvenuti nel passato, studiando anche forme di risarcimento per le vittime.
L'arcidiocesi aveva già dichiarato nel fine settimana che il cardinale avrebbe inizialmente sospeso le sue funzioni. Lacroix lo ha confermato nel suo messaggio sottolineando che non è affatto una dimissione, «ma di un ritiro temporaneo in modo da poter preparare meglio i prossimi passi e le decisioni necessarie». Un po' come era accaduto a suo tempo con un altro cardinale, George Pell, dimessosi da ogni incarico per affrontare un lungo processo per pedofilia dal quale venne totalmente scagionato in Australia, in ultima istanza.
Lacroix è stato creato cardinale da Francesco nel 2014 ed è lui che lo ha accolto nel viaggio in Canada due anni fa. Nel frattempo un altro cardinale canadese, Marc Ouellet, in odore di papato durante il conclave del 2013, è stato colpito da accuse simili. Anche in questo caso Ouellet smentisce ogni tipo di coinvolgimento in attesa che la magistratura canadese proceda a fare luce.