Uno si definisce «arancina» e l'altro «sfincione», a volere sottolineare il loro essere palermitani Doc. Saranno Roberto Lipari e Sergio Friscia a condurre da mercoledì 3 novembre per oltre un mese (fino all'11 dicembre) « Striscia la notizia», il tg satirico di Canale 5.
«La satira è importante, deve essere leggera - spiegano i due conduttori - ma deve anche far riflettere. Ad esempio non riusciremo mai a superare, con tutte le nostre forze, le vette di comicità che si raggiungono in Parlamento. Come è avvenuto in questi giorni con il ddl Zan, quando abbiamo assistito a vere e proprie scene di cabaret accompagnate da applausi e ovazioni». Non si tratta di un debutto per Sergio Friscia, da 10 anni inviato del Tg satirico e già lo scorso anno alla guida di « Striscia la Notizia» insieme con un altro comico palermitano, Salvatore Ficarra, mentre dal 2019 Roberto Lipari è un inviato fisso del programma.
La coppia inedita
Una coppia del tutto inedita, dunque, che darà il cambio a quella composta da Alessandro Siani e Vanessa Incontrada. «Abbiamo lavorato insieme nel film Tuttoapposto - racconta Friscia -. Lì ci siamo amati. Ho visto crescere Roberto, quando ho fatto il mio primo spettacolo lui era ancora un bambino. Abbiamo due comicità diverse, ma nessuno dei due farà la spalla all'altro: ci passeremo la palla e ci divertiremo insieme». Per Roberto Lipari, cabarettista entrato nella squadra di Zelig, la conduzione del tg satirico è una prima assoluta. «Tutta l'ansia - dice - svanisce subito non appena ti trovi dietro quel tavolo. Ormai si è arrivati ad un punto tale che non si può dire più nulla su tanti temi, ma proprio la mancanza di censure è la forza che ha permesso una vita così lunga a un programma dissacrante come Striscia». Prima di concludere l'intervista i due comici mandano un saluto alla storica inviata di Striscia la Notizia dalla Sicilia Stefania Petyx, anche lei palermitana. «A Stefania dovrebbero fare una statua - spiegano - perché lei anche ad agosto va a Mondello sotto il sole con l'impermeabile giallo».