Lazio, i tifosi contestano Lotito e Sarri dopo il crollo di Bergamo: due striscioni a Formello

Inizia la contestazione della tifoseria biancoceleste dopo la brutta prestazione di Bergamo che ha spedito la Lazio a 5 punti dal quarto posto

Lunedì 5 Febbraio 2024 di Valerio Marcangeli
Lo striscione dei tifosi della Lazio a Formello

Sarà anche la seconda sconfitta dal 17 dicembre, ma il crollo di Bergamo sta lasciando strascichi importanti in casa Lazio. I gol di Pasalic e De Ketelaere (doppietta) hanno evidenziato il calo dei biancocelesti delle ultime due settimane nonostante una grande crescita che aveva portato a cinque vittorie di fila, derby compreso. Il 3-1 del Gewiss Stadium ha comportato un allungo proprio della Dea al quarto posto in classifica, ora distante ben 5 punti dai biancocelesti.

Atalanta-Lazio 3-1, Pasalic e De Ketelaere decidono lo scontro Champions. Immobile torna e segna, ma troppo tardi

La Curva Nord contesta: due striscioni a Formello

Una situazione che ha fatto scattare definitivamente la contestazione dei tifosi, in primis quelli che si sono presentati a Bergamo (c'era l'obbligo per i residenti a Roma). Dopo il triplice fischio infatti c'è stato un breve confronto con alcuni calciatori guidati da Immobile. Più tardi invece a Formello sono comparsi due striscioni indirizzati sia alla dirigenza che al tecnico. Questo il contenuto del primo: «Lotito reietto, Sarri il tuo schiavetto!». Questo il secondo: «Enrico (Lotito, ndr) caccia tuo padre!».

Due segnali chiari che la pazienza della tifoseria è finita visto che quanto di buono fatto nella passata stagione al momento è ormai un lontano ricordo.

Le parole di Sarri sul futuro e sul mercato

Nel frattempo ieri Sarri è tornato a parlare di futuro nel post partita non definendosi affatto sotto pressione dopo le ultime gare: «Non sono preoccupato. Non conosco a fondo le idee di Lotito, non posso entrare nella sua testa, ma non ho sensazioni negative dagli incontri con lui e il direttore sportivo. Poi se ci si riferisce al fatto che in estate ho chiesto dei giocatori e ne sono arrivati altri credo che rientri nella normalità. Quello penso che incida poco». E ancora a tal proposito: «Il mercato non è compito mio, quindi mi adeguo. Se la società ritiene che siamo attrezzati allora va bene. Io ritengo che devo pensare alla squadra senza parlarne troppo. Mi sono completamente disinteressato, quindi non esco né deluso e né contento dall'ultima sessione. Per me non è neanche cominciata come dissi un mese fa».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA