Lazio, c'è il Rosenborg ma la testa è al derby: i titolari restano in Italia in vista della Roma

Sabato 21 Novembre 2015 di Emiliano Bernardini
Lazio, c'è il Rosenborg ma la testa è al derby: i titolari restano in Italia in vista della Roma
Nella tranquillissima Trondheim la Lazio cerca di ritrovare la calma in vista del week end più acceso dell'anno. La gara di questa sera contro il Rosenborg è importante, ma il derby di domenica è una gara che vale mezza stagione. La sconfitta contro il Milan ha accesso un grosso campanello d'allarme: niente reazione e zero personalità. Pioli già da domenica sera aveva scoperto le carte: in coppa ci sarà molto turn-over, la formazione migliore sarà schierata contro la Roma. Parole che secondo molti avrebbero aumentato la pressione sulle spalle dei giocatori, ma il tecnico non ne vuole sentir parlare: «Non saranno le mie parole a caricare una partita già importante, anche per il momento che stiamo vivendo. Siamo settimi ma a 6 punti dalla prima, io continuo ad avere fiducia nella mia squadra. Dobbiamo essere in grado di sostenere le pressioni, dimostriamo di essere forti». Poi manda un segnale ai suoi: «Se vogliamo diventare una grande squadra, dobbiamo dimostrare di saper reggere le pressioni». Le tre sconfitte in quattro gare di campionato hanno rigettato i biancocelesti nuovamente nella crisi. Una cosa ormai palese è che a questa squadra manca la personalità. Pioli prova a spiegare il clima che si respira nello spogliatoio: «Non siamo riusciti a trovare continuità e questo ha frenato la nostra crescita. Io conosco i miei giocatori, abbiamo tanta qualità e i giocatori di qualità devono sentirsi liberi di provare la giocata. Queste cose succedono quando c'è tanta positività. Io parlo di responsabilità e demeriti nostri, non siamo ancora riusciti a trovare convinzione e positività. Sarebbe un grave errore pensare che qualche mio giocare crede di aver già raggiunto il massimo».



QUESTIONE DI RAVEL

Detto fatto. Pioli è stato di parola e come èpromesso ha lasciato a casa molti big. Non faranno parte della spedizione a Trondheim: Biglia, Lulic, Marchetti, Klose, Felipe Anderson e Milinkovic-Savic, oltre allo squalificato Mauricio. Sarà finalmente l'occasione di Morrison. L'inglese a meno di clamorosi ribaltoni dell'ultimo secondo giocherà titolare. Conferme anche dalle parole del tecnico: «Sta entrando nei meccanismi della squadra. Può essere la sua occasione». Lo pretendono i tifosi che nel pomeriggio di ieri si erano scatenati sui social network: «Se Ravel non gioca titolare stavolta, deve andar via. Il mister è in totale confusione». Morrison agirà insieme a Oikonomidis e Kishna nei tre dietro Djordjevic. L'attaccante ha detto la sua in merito al momento difficile: «Non siamo pronti per affrontare tre competizione». Onazi e Cataldi la cintura davanti alla difesa composta da Konko, Hoedt, Gentiletti e Radu. In porta torna Berisha.
Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 14:01

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