ROMA Non parla nessuno. Né Mourinho tantomeno Inzaghi. È una scelta in contro tendenza che non può far altro che strappare un sorriso immaginando il frastuono che alle 18 accompagnerà ogni pallone toccato da Lukaku.
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I giallorossi sono tornati in scia delle prime che si giocheranno fino alla fine un posto nella ricchissima Champions del prossimo anno ma dopo la partenza a handicap hanno bisogno di un acuto per rimettere i conti in pareggio. Quella con l'Inter può essere l'occasione giusta. È un peccato che all'appello mancheranno i quattro calciatori che lo scorso anno decisero la sfida di San Siro con assist (Spinazzola e Pellegrini) e gol (Dybala e Smalling). Al triste conteggio va sommata l'ossessione del gm Pinto (Sanches) più i lungodegenti Abraham e Kumbulla.
Non è però tempo di cercare scuse. Nemmeno i due giorni in più di riposo a favore dei nerazzurri devono pesare in una gara dove le motivazioni la faranno da padrone. Da un lato tutti contro Lukaku. Dalla tifoseria nerazzurra agli ex compagni di squadra che non hanno fatto mancare negli ultimi giorni frecciate al belga. Da Lautaro a Di Marco hanno parlato tutti, meno il diretto interessato, Romelu, che si è limitato a garantire ai compagni di sentirsi pronto alla grande sfida. E allora ci ha pensato Mourinho a proteggerlo. Anche Pinto ci ha provato, consapevole però che in campo toccherà a Lukaku.
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RIMPIANTO MIKI
Big Rom è pronto a incrociare un altro ex, meno personaggio di lui ma non per questo meno importante. Il riferimento è a Mkhitaryan che se n'è andato da Roma ormai da due anni ma guai a ricordarlo a Mourinho. È stato proprio José ad allungargli la carriera, trasformandolo da trequartista in un regista occulto della mediana. Ora se lo gode Inzaghi come mezzala ma l'armeno, nonostante l'arrivo di Paredes, è una di quelle ferite che il portoghese non ha ancora rimarginato. Un po' come Matic che da Nemanja è diventato di colpo "signor". Per Miki, nessuna frecciata pubblica, soltanto dispiacere privato e un'attenzione particolare oggi. Perché lo sciamano portoghese vuol dar seguito ad una prerogativa che gli ha regalato due gol contro lo Slavia e altre gioie nell'ultima trasferta di Cagliari. Ossia, il recupero dei palloni negli ultimi 25 metri avversari. I giallorossi hanno la percentuale più alta di recuperi (23%) terminati poi con un tiro di tutta la serie A. Insieme alla tenuta difensiva (appena 1 gol subito nelle ultime 5 partite) e alla vena di Romelu sono le chiavi per tentare l'impresa. Magari tra i fischi avversari.© RIPRODUZIONE RISERVATA