ARTE E TERRITORIO
Far crescere culturalmente un territorio come il Delta del

Mercoledì 28 Aprile 2021
ARTE E TERRITORIO Far crescere culturalmente un territorio come il Delta del
ARTE E TERRITORIO
Far crescere culturalmente un territorio come il Delta del Po veneto, stimolando le nuove generazioni a conoscerlo e a ridisegnarlo per valorizzarne in maniera alternativa le peculiarità che gli hanno valso il riconoscimento di riserva naturale Unesco.
È questo, in sintesi, il progetto con cui cinque ragazzi bassopolesani di età compresa tra i 26 e i 29 anni, i portoviresi Elisa Pregnolato, Giulia Siviero e Marco Fregnan, la tagliolese Eliana Albertini e la loredana Giorgia Bergantin, hanno vinto il bando europeo 2020 del Corpo europeo di solidarietà nella sezione Progetti di solidarietà. Il progetto collettivo, denominato Marea, nasce dalla volontà e dalla necessità dei cinque giovani di sperimentare, creare e immaginare attraverso le pratiche artistiche contemporanee, nuove modalità di attivazione e partecipazione alla comunità nel territorio del Delta polesano.
LABORATORI ARTISTICI
Una riflessione creativa che passa attraverso laboratori artistici destinati ai giovani tra i 15 e i 20 anni iscritti ad istituti secondari di secondo grado della provincia, da svolgersi durante l'anno scolastico 2021-2022, in cui ognuno dei componenti di Marea utilizzerà linguaggi e tecniche artistiche diverse: la fotografia documentaria con Elisa Pregnolato; la narrazione a fumetti con Eliana Albertini; la street art con Marco Fregnan e The Spa; il visual design con Giulia Siviero e l'organizzazione e gestione di una mostra con Giorgia Bergantin.
«Lavorare attivamente con i giovani significa osservare e costruire da vicino il nostro futuro prossimo in un luogo, il Delta, da cui spesso le nuove generazioni si allontanano per cercare altrove nuove esperienze e lavoro - spiegano i componenti di Marea- con questo progetto vogliamo invertire la rotta, dare la possibilità di conoscere e ridisegnare il territorio in cui vivono per arricchire e valorizzare le relazioni umane e culturali, ri-significando i contesti, i contenuti e i rapporti di prossimità».
PIATTAFORMA DEDICATA
I laboratori, composti su più appuntamenti, sono strutturati in due blocchi: una prima parte a carattere teorico-divulgativo da gestire in maniera interattiva con l'utilizzo di immagini, video e supporti didattici realizzati e scelti appositamente per i workshop; quindi una seconda parte pratico-laboratoriale dedicata alla scoperta e alla sperimentazione di un materiale espressivo o di una tecnica artistica che porterà i ragazzi ad esprimersi, a provare e a creare. Ma non è tutto. L'intero progetto sarà documentato attraverso materiali audiovisivi e divulgato online su una piattaforma dedicata allo storytelling e alla disseminazione dei risultati e dei processi cui verrà data vita.
Enrico Garbin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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