Tragedia a Tonezza. Fa jogging in montagna poi il malore fulminante: Andrea, escursionista di Mestre, muore a 55 anni

Lunedì 17 Luglio 2023 di Monica Andolfatto
Fa jogging in montagna poi il malore fulminante: Andrea, escursionista di Mestre, muore a 55 anni

TONEZZA - MESTRE - È stramazzato al suolo mentre stava camminando sulla strada che porta verso l’Ossario, in località Pra’ da Bosco nel comune vicentino di Tonezza. Andrea Basso, 55 anni, mestrino con ogni probabilità è stato fulminato da un infarto. Abitava a Favaro, la stessa frazione in cui venerdì scorso si sono celebrati i funerali del piccolo Mattia, del papà e della nonna falciati da un’auto a Santo Stefano nel bellunese.
L’uomo, in vacanza con moglie e figlio nella località montana berica, era uscito per una escursione.

La montagna era una delle sue grandi passioni sia d’estate che d’inverno.

LA TRAGEDIA

La tragedia ieri mattina attorno alle 10. Basso stava stava procedendo sul ciglio del percorso asfaltato che porta all’ultimo parcheggio in vista dell’Ossario. Il primo a dare l’allarme è stato un camperista che ha assistito alla scena: Basso a un certo punto è crollato pesantemente a terra, rimanendo immobile. Il conducente del caravan si è subito fermato ed si precipitato a prestargli soccorso ma Basso non dava alcun segno di vita. In supporto sono giunti anche due volontari della Protezione civile di Tonezza, i quali erano diretti al Cimone per l’incontro internazionale della pace tra i popoli nei pressi dell’ex cimitero austroungarico dei Crosati.
Purtroppo si sono rivelati inutili anche i tentativi di rianimazione praticati dal personale del Suem arrivati sul posto con un’ambulanza uscita in codice rosso per la gravità della segnalazione ricevuta al centralino del 118. La salma è stata rimossa e trasportata all’obitorio dell’ospedale di Santorso. Non è stato facile per i carabinieri di Schio, i quali hanno informato dell’accaduto il magistrato di turno della procura di Vicenza, risalire all’identità della vittima perché Basso era uscito senza documenti e pare anche senza cellulare. È toccato a loro comunicare la notizia ai congiunti ospiti di un albergo della zona.

DOLORE A FAVARO

La notizia a Favaro si è diffusa nel tardo pomeriggio ed è stato l’ennesimo colpo al cuore di una comunità ancora scossa e disorientata dalla morte dei tre concittadini travolti in Cadore dall’Audi condotta dalla tedesca Angelika Hutter.
Sorriso aperto, animo generoso, Basso era molto conosciuto, stimato, ben voluto. Uno sportivo appassionato: oltre alle uscite in quota amava anche il mare. Lavorava come informatico, capo progetto, nella sede centrale della Tim in via Torino a Mestre. Sconvolti e costernati i colleghi che non si capacitano della sciagura. «Non riesco ancora a credersi - commenta una di loro - eravamo stati assunti assieme, appena diplomati allo Zuccante. A dicembre avremmo festeggiato 35 anni di anzianità». Da circa una settimana aveva confidato che non si sentiva in forma, accusava senso di spossatezza e stanchezza, e per questo aveva deciso di sottoporsi a degli accertamenti clinici.

Ultimo aggiornamento: 11:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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