Redentore 2023, nel momento clou una "nebbia dispettosa" copre i fuochi: le voci dei partecipanti

Lunedì 17 Luglio 2023 di Emiliana Costa
Redentore 2023, nel momento clou una "nebbia dispettosa" copre i fuochi: le voci dei partecipanti

VENEZIA - Il rosso e l’oro, colori della città, a tingere bacino San Marco. La scritta “Pax tibi” ovvero “Pace a te”, nei cieli di Venezia. La statua del leone illuminata per quaranta minuti da 6400 fuochi d’artificio. E' "l'affresco" del Redentore 2023 ammirato dalla loggia di Palazzo Ducale. Nella notte tra sabato e domenica la magia della festa famosissima si è rinnovata. E dopo gli anni della pandemia, la città d’acqua è tornata “sold out”. Centomila persone con il naso all’insù, dalla Giudecca a piazzetta San Marco, hanno assistito allo spettacolo dei “foghi”.

Quest’anno dedicato alla pace, con particolare attenzione alla situazione in Ucraina. 

NEBBIA IMPROVVISA

A offuscare un po’ lo show pirotecnico una nebbia “dispettosa” apparsa in bacino San Marco proprio nel momento clou. Intorno alle 23.30, il caldo afoso ha creato una cappa di umidità che ha avvolto i giochi di luce. Lo spettacolo tradizionale non ha perso però il suo magico appeal e dalla piazzetta si è levato un applauso spontaneo a mo’ di incitazione: «Bravi!». Nessun problema di “visibilità” per chi ha ammirato i fuochi dalla Giudecca: la nebbia lì è stata più “clemente”.

VOCI IN PIAZZETTA

Tanti residenti e turisti hanno scelto di attendere lo show pirotecnico “accovacciati” in piazzetta San Marco, una sorta di romantico “pic-nic” sotto le stelle all’ombra di Palazzo Ducale. Per una coppia di fidanzati romani è la prima volta al Redentore: «Dicono tutti che sia uno spettacolo magico, non sappiamo cosa aspettarci, siamo curiosi». Emozionate anche due amiche del cuore: «Io vengo da Martellago e lei da Trieste. L’ho invitata in laguna perché non aveva mai assistito alla festa». Anche per una ragazza della terraferma il Redentore 2023 rappresenta una novità: «Vivo a Mestre ma non ero mai stata, visto che due mie amiche venivano da fuori per assistere mi sono accodata». Entusiasta una giovane milanese: «Sono innamorata di Venezia, quale migliore occasione per venirla a visitare?».

I GIUDECCHINI

La festa era iniziata nel pomeriggio di sabato con la preparazione delle tavolate alla Giudecca. Decine di banchetti imbanditi lungo le rive, sovrastati dai tipici palloncini gialli. Quest’anno le pietanze scelte dai giudecchini hanno riservato qualche sorpresa, non solo piatti della tradizione veneziana ma anche “fuori menù”. «Abito alla Giudecca da più di quarant’anni - spiega una signora filippina - e ho sempre festeggiato il Redentore. Per la cena ho preparato spiedini cotti al barbecue, pollo e spaghetti cinesi». Anche per una tavolata di veneziani quest’anno il menù ha subito variazioni sul tema: «Mangiamo un po’ di tutto, vitello tonnato, peperonata, humus e parmigiana di melanzane. Non può mancare una bottiglia di prosecco». Ovviamente “resistono” i tavoli dei residenti legati alla tradizione: «Abbiamo scelto solo piatti veneziani, dalle vongole ai bovoeti. Immancabili le sarde in saor».

PRENOTAZIONI CON POLEMICA

L’accesso alle rive, così come quello delle barche in bacino San Marco, è stato contingentato e su prenotazione obbligatoria. Sono diversi i residenti che hanno protestato per le “restrizioni”: «Hanno creato delle zone elitarie accessibili solo con permesso e da veneziani ci siamo sentiti esclusi dalla festa». Qualcuno ha storto il naso anche per la «militarizzazione» della zona, con tanto di elicotteri in volo. Duecento gli uomini delle forze dell’ordine dispiegati dall’amministrazione Brugnaro per garantire la sicurezza.

LE AUTORITÀ

A tirare le somme a fine serata, l’assessore al Bilancio Michele Zuin: «Gli arrivi sono stati disciplinati, il sistema delle prenotazioni ha funzionato. La nebbia in bacino? Su quella - ride - non ci può fare nulla né la destra né la sinistra. Alla Giudecca col vento a favore sono stati più fortunati. Ma è sempre una festa, la festa dei veneziani». Chiosa il presidente di Vela Piero Rosa Salva: «La sistemazione delle persone sulle rive e delle barche è stata ordinata e ha raggiunto i numeri previsti. Il meteo “nebbioso” è dovuto alla conformazione di Venezia. Ma i fuochi sono stati comunque emozionanti».

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Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 10:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA