Venezia, concerti in piazza San Marco. Il soprintendente Magani : «Sì ma il protocollo va rivisto»

Giovedì 13 Luglio 2023 di Roberta Brunetti
Venezia, concerti in piazza San Marco. Il soprintendente Magani : «Sì ma il protocollo va rivisto»

VENEZIA - Gli ultimi concerti in Piazza San Marco non sono stati nemmeno autorizzati dalla Soprintendenza. La richiesta da parte di Vela, per conto del Comune, è arrivata a ridosso del primo spettacolo di Laura Pausini, lo scorso 30 giugno, e gli uffici di Palazzo Ducale non hanno avuto il tempo materiale di esaminare la corposa documentazione.

Così l'organizzazione degli eventi è andata avanti comunque, sulla scorta del vecchio protocollo che fissa le regole di utilizzo della Piazza. Ora però il soprintendente, Fabrizio Magani, chiederà di rivedere quel protocollo e soprattutto di verificare la sua applicazione in occasione di ciascun evento. Più attenzione dovrà essere riservata al montaggio dei palchi, in un contesto tanto fragile come San Marco, così come al controllo dei suoni, che pure possono provocare danni in un punto più che in un altro. «Non sono contrario ai concerti a San Marco - tiene a precisare Magani - E penso che, per questi ultimi, non si possa parlare di danni. Credo, però, che il protocollo vada rivisto e serva un controllo più attento di volta in volta. Per questo scriverò una lettera al Comune e agli altri soggetti coinvolti della Piazza».

LA MANCATA AUTORIZZAZIONE

Magani - che dirige la soprintendenza veneziana solo da febbraio, ma conosce bene il caso dell'Arena di Verona, dove è tornato come soprintendente ad interim - ha atteso prima di prendere posizione su una questione che ha già fatto tanto discutere la città. Un successo le tre serate in Piazza della Pausini, a cui sono seguiti il concerto della Fenice e quello di Paolo Conte. Ma gli spettacoli della cantante romagnola, per le dimensioni extra-large del palco, il volume della musica, la stessa coreografia di coriandoli che sono andati a intasare i tombini, hanno sollevato anche molte preoccupazioni per lo stress imposto alla Piazza. In questi giorni il soprintendente ha disposto vari sopralluoghi. Anche ieri ha esaminato la documentazione fotografica, in vista della lettera da inviare al Comune. «Penso che questo tipo di eventi sia gradito e sia corretto destinare una Piazza come San Marco al pubblico spettacolo, soprattutto se di alta qualità premette il soprintendente - Ma voglio precisare, fatto non scontato, che tecnicamente non ho autorizzato quell'allestimento. Non c'è stato il tempo tecnico: la documentazione, corposa, è arrivata il giorno prima del concerto». In pratica si è proceduto in forza del vecchio protocollo sull'uso di San Marco, quello che fissa la soglia degli 80 decibel e il peso massimo di 300 chili per metro quadro. Sistema da aggiornare.

UN PROTOCOLLO DA RIVEDERE

«É venuto il tempo di riesaminare quel protocollo anche sotto l'aspetto sonoro - continua Magani -. Non so dire, ad orecchio, se sono stati superati i decibel. Ma in futuro andranno fatte delle misure, tenendo conto delle condizioni in continuo mutamento di monumenti tanto fragili». Altro aspetto che dovrà essere tenuto in conto dal nuovo protocollo sarà quello del montaggio del palco. Il soprintendente porta il recente esempio dell'installazione a stella cometa sull'Arena che, cadendo in fase di smontaggio, ha danneggiato i gradoni romani. «Deve esserci molta attenzione a queste fasi, serve personale preparato e sorveglianza». Magani aggiunge un'annotazione sul palco della Pausini: «Quando l'ho visto mi è sembrato più consono ad un altro spazio». E racconta anche dell'«allarme raccolto dal proto di San Marco, Mario Piana, per le vibrazioni e i volumi. Non so di dire se i danni segnalati sotto le Procuratie sono correlati ai concerti. In generale, dai nostri sopralluoghi, non ci risultano veri danni» aggiunge. Ma per il futuro auspica controlli puntuali, sulla base di nuove regole da scrivere insieme. «Mi pare che la società Vela lavori bene» conclude.

MACCHIE E SCHEGGIATURE

Proprio ieri i tecnici di Vela, con quelli dei Lavori pubblici e della Polizia municipale, hanno effettuato un rilievo fotografico in Piazza, alla ricerca di eventuali danni causati dalla dieci giorni di allestimento per i concerti. «Non ci sono danni - riferisce il direttore, Fabrizio D'Oria - solo qualche macchia e scheggiatura che saranno ripristinate». Sulla mancata autorizzazione da parte della Soprintendenza, spiega che «c'era stata una conferenza di servizi. Poi la documentazione integrativa è stata mandata i giorni prima del concerto. Ma ora siamo a disposizione della Soprintendenza per valutare tutti i miglioramenti che riterranno».

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