Pomeriggio di follia tra Venezia e Padova: la banda della Mercedes nera, pistola alla mano, semina il panico tra rapine, furti e intimidazioni

Venerdì 5 Aprile 2024 di Marina Lucchin
Pomeriggio di follia tra Venezia e Padova: la banda della Mercedes nera, pistola alla mano, semina il panico tra rapine, furti e intimidazioni

SPINEA - MIRA - Pomeriggio di follia e terrore. Giovedì la banda della Mercedes nera giovedì ha seminato il panico tra le province di Venezia e Padova.

Tre giovani, con alle spalle un curriculum criminale bello corposo, dopo un pranzo forse un po’ troppo alcolico, armati di pistola, si sono dati alle scorribande. Rapina, furto, danneggiamento ma anche semplici intimidazioni, solo per divertirsi e passare il tempo. Alla fine i tre - Mattia Tessari, 32enne di Spinea, Alexandru Stoica di 31 anni e Ionut Brinuc di 36, entrambi di Mira - sono stati arrestati dai carabinieri a Rubano dopo un vano tentativo di fuga. Oltre alle accuse di rapina aggravata, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, furto e indebito utilizzo di carte di credito, visto che il malvivente al volante dell’auto che si è rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sanitari, quest’ultimo è anche stato denunciato per guida sotto l’effetto di alcol e stupefacenti e la Mercedes è stata sequestrata. 

LA GIORNATA

L’idea di mettersi in strada e lasciarsi andare a qualsiasi genere di scorribanda è arrivata subito dopo pranzo. Un po’ “su di giri” - così sono apparsi alle loro vittime e ai carabinieri - i tre si sono messi in auto.
Alle 15.45 ecco il primo episodio. A Mira i tre individui a bordo della Mercedes Classe C hanno fermato un giovane che camminava per strada, chiedendogli delle informazioni e poi puntandogli la pistola - rivelatasi poi a salve - in faccia. Terrorizzato il ragazzo è rimasto pietrificato finchè il malvivente alla guida non ha deciso di premere sull’acceleratore per procedere nel tour criminale.
Pochi minuti dopo, alle 16.05, eccoli alla tabaccheria di Vigonza. Mentre due sono rimasti in auto, uno dei criminali è uscito col volto coperto dal passamontagna e ha puntato la pistola contro il tabaccaio che però non si è perso d’animo: ha iniziato a urlare e, così, al malvivente non è rimasto altro che arraffare qualche pacchetto di sigarette. Con le pive nel sacco, poi, è tornato in auto dai complici. Il trio, dunque, è ripartito. Alle 16.35, la Mercedes è arrivata a Borgoricco: hanno colpito un'auto in sosta di proprietà di un cittadino albanese rubando una giacca, un portafogli con annessi documenti e carte bancomat e di credito, poi utilizzate per prelevare a uno sportello bancomat 500 euro. 
Ma l’apice di violenza è stato raggiunto alle 17.50 a Selvazzano dove i tre hanno minacciato, senza alcun motivo, forse solo per “divertimento”, una madre e sua figlia con un'arma da fuoco. Mamma e bimba erano in auto nel parcheggio del supermercato Alì. La donna alla guida si è vista puntare la pistola addosso dai tre malviventi che hanno biascicato qualcosa a lei incomprensibile. Presa dal terrore, la mamma ha premuto l’acceleratore all’improvviso riuscendo a fuggire e avvertendo, una volta in salvo i carabinieri. 
L'incubo è giunto al termine alle 18.05, quando i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Padova, grazie alle varie segnalazioni al 112 delle scorribande dei tre, sono riusciti a bloccare la Mercedes nera e ad arrestare i malviventi.
Gli equipaggi in circuito hanno rapidamente raggiunto l’autovettura, riuscendo a bloccarla nonostante un vano tentativo di darsi alla fuga.
A seguito di perquisizione, occultata sotto il sedile anteriore destro, è stata rinvenuta una “pistola a salve” priva di tappo rosso, e sul sedile posteriore la somma di euro 355 in contanti, un passamontagna, guanti da lavoro, attrezzi da scasso, nonché documenti, pacchetti di sigarette e carte di credito, il tutto sottoposto a sequestro

Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 09:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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