MESTRE - Il Tar boccia l'istanza cautelare che Italia Nostra aveva avanzato contro una serie di atti di Comune, Città metropolitana, Regione e Governo sul finanziamento del cosiddetto Bosco dello sport e ora l'amministrazione può tirare un sospiro di sollievo.
IL RICORSO
Il progetto che prevedeva sui terreni di Tessera realizzazione degli impianti sportivi che in tutto il territorio comunale non ci sono: stadio e palasport moderni nonché un complesso di edifici minori attorniati da un vero e proprio bosco. Il tutto collegato da strade, piste ciclabili e ferrovia. Nel 2022, come richiesto da Città metropolitana e Comune, il progetto complessivo era stato inserito dal Governo tra quelli finanziati dal Pnrr e successivamente stralciato a seguito delle pesanti osservazioni pervenute da Bruxelles.
Nell'aprile di quest'anno, il Governo aveva poi deciso di finanziare il progetto ugualmente ma con fonti di finanziamento differenti.
È proprio questo il motivo per cui il Tar ha ritenuto che il pregiudizio, una volta cambiata la fonte del denaro, non avesse più il carattere di urgenza richiesto dall'istanza di sospensione.
IL COMUNE
Grande soddisfazione è stata espressa dal vicesindaco e assessore allo Sport, Andrea Tomaello.
«Oggi è stato superato l'ultimo ostacolo: l'istanza cautelare di Italia Nostra, che avrebbe portato al blocco della procedura, è stato respinto dalla Seconda sezione del Tar - ha commentato - Avanti tutta, quindi. Come aveva già ricordato il sindaco Luigi Brugnaro, "compito di noi sindaci è di bloccare il "partito del no", di chi è sempre contro. La vera resistenza è fare le cose, difendere il lavoro, il futuro dei giovani. Questa è la vera battaglia, con le regole della democrazia e del rispetto reciproco. Hanno provato a bloccare il Bosco dello sport in tutti i modi, raccontando falsità, producendo controdossier, facendo ricorsi».
L'amministrazione Brugnaro ha sempre tirando dritto sostenendo che il progetto era nel programma elettorale e che questa maggioranza è stata votata per portare avanti anche quello.
«Era nel programma elettorale - ha ribadito Tomaello - i cittadini ci hanno dato fiducia e noi lo faremo. È stata riconosciuta la valenza del nostro progetto ed il principio che lo sport non solo è solo strumento di benessere psicofisico e prevenzione, ma veicolo di inclusione, partecipazione, educazione che possa permettere lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la crescita equilibrata di ciascun individuo, con particolare riferimento all'attrattività per i giovani. Noi - ha concluso - continuiamo a lavorare- Avanti tutta con il progetto Bosco dello Sport. La politica del No dopo aver perso in Consiglio comunale, ora perde anche nelle aule giudiziarie. Contiamo nei primi mesi dell'anno di iniziare i lavori e predisporre bandi di gestione».