Venezia. Dai telefoni fino alle valigie, ecco i 3mila oggetti smarriti in vaporetto

Giovedì 25 Gennaio 2024 di Alvise Sperandio
Dai telefoni fino alle valigie, ecco i 3mila oggetti smarriti in vaporetto

VENEZIA - Tanta l'angoscia prima, quanta la gioia dopo. È il turbinio di emozioni che ha attraversato la signora di nazionalità tedesca che in un normalissimo giorno come un altro, a Venezia, dopo esser scesa dal battello Actv con cui si era spostata in città, si era resa conto di aver dimenticato a bordo la sua borsa.

Grande la preoccupazione per la sorte di documenti, soldi e carte di pagamento, ma soprattutto fortissimo il dispiacere per aver smarrito le foto dei figli. È stato grazie all'attenzione del personale di bordo in servizio, che la donna è riuscita a ritrovare tutto: quando l'operatore dell'ufficio sportello unico di Avm, che gestisce anche le pratiche degli oggetti rinvenuti, l'ha chiamata per avvisarla, è scoppiata in un pianto liberatorio.

OGGETTI PERSI IN VAPORETTO

È, questa, solo una delle tante storie che stanno dietro ai tantissimi oggetti che ogni giorno vengono rinvenuti nei mezzi in servizio di trasporto pubblico urbano: vaporetti, motoscafi, autobus, tram e people mover, così come nei punti vendita di Venezia Unica, fermate e imbarcaderi e parcheggi in struttura. L'anno scorso sono state quasi 3mila le cose smarrite, per la precisione 2.926. Tra esse anche monopattini, passeggini, giocattoli, persino radiografie. Nella classifica dell'oggetto più dimenticato, al primo posto ci sono trolley e valigie, 631 nel 2023; seguono i cellulari, 311, e i portafogli, 282. Poi ancora: le chiavi, 158, i passaporti e i documenti, 110, e gli occhiali, 108. Ma per la maggior parte di essi, nel 62% dei casi, la storia è stata a buon fine perché tutto è tornato nelle mani dei legittimi proprietari. Gli oggetti smarriti vengono portati presso la sede Actv in via Martiri della Libertà, dove restano per 30 giorni disponibili per il ritiro. L'Ufficio si occupa della ricezione, registrazione e custodia, sia per mappare i rinvenimenti che per procedere alla riconsegna. Decisivo è fornire, tramite portale, le informazioni utili relative allo smarrimento, la descrizione dell'oggetto, il contatto, e collegarsi all'applicativo Findmylost direttamente dal sito internet del Comune. Dopo un anno di giacenza il Comune procede, tramite avviso, alla vendita attraverso un'asta. Ma questo, per l'appunto, succede nella minoranza dei casi perché sempre più spesso la restituzione diventa possibile a partire dalla sensibilità del singolo dipendente che trova l'oggetto. Residenti, pendolari, turisti italiani o stranieri possono essere grati al personale di Actv/Avm, in qualche caso anche stupiti per la rapidità del ritrovamento. Tra le vicende più curiose del 2023, c'è quella della coppia brasiliana che aveva dimenticato lo zainetto con dentro anche i passaporti per ritornare a casa: la prontezza del personale ha fatto sì che i due riuscissero a farsi accompagnare da un taxi a ritirarlo per poi ritornare in aeroporto in tempo per prendere l'aereo. E poi la cartellina di uno studente con i disegni e materiale di educazione artistica necessari al compito in classe, recuperata e riportata a scuola dai genitori poco prima della lezione. E il caso del veneziano che nel portafoglio aveva 150 euro e i documenti e che, avvisato telefonicamente, aveva pensato a uno scherzo o a una truffa, salvo poi accorgersi di averlo perduto. Ma c'è stato anche chi ha dimenticato la spesa necessaria alla cena, salvata a stretto giro. "Ritornare in possesso di qualcosa che si è smarrito significa molto di più di riavere una cosa: dietro a ogni oggetto ci sono storie e ricordi", commenta l'assessore ai Servizi al cittadino Laura Besio, plaudendo alla collaborazione dei lavoratori.

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