Tornano i concerti all'ex dogana: il Comune stringe un patto con Zed

Mercoledì 23 Giugno 2021 di Chiara Pavan
L'area della Dogana ritornerà a ospitare concerti grazie a Zed dopo l'addio dell'Home Festival

 TREVISO - «La Dogana brillerà di luce propria». Ma tutta la città, durante il periodo estivo, si animerà di eventi, di attività speciali «che daranno un senso appartenenza al territorio». Perché Treviso deve diventare un “faro”, unico e specialissimo, in grado di attirare pubblico, e non soltanto quello “local”, ma da tutta Europa. Valeria Arzerton, anima di “Zed” e fondatrice, con Diego Zabeo e Daniele Cristofori, di una delle più vivaci e importanti realtà imprenditoriali dell’intrattenimento live, è piena di energia. “Dogana Art & Music”, questo il titolo provvisorio del progetto, rappresenta una nuova sfida per la celebre società padovana che nel corso degli anni ha richiamato grandissime star (da Elton John a Bob Dylan, Bruce Springteen, Carlos Santana, Roger Waters, Paolo Conte, Vasco Rossi, Massive Attack, Prodigy solo per citarne alcuni) costruendo eventi per ogni gusto e fascia d’età: la giunta di Treviso ha affidato al gruppo gli spazi dell’Area Dogana per organizzarvi nuovi eventi musicali.

L’obiettivo, dice il Comune, è ideare, realizzare e gestire il «progetto Treviso (Arte e Musica) – Dogana (Art & Music Festival) per una rassegna-festival di livello internazionale della durata di più giorni destinata ad attrarre flussi di spettatori da tutta Europa con eventi unici e particolari». Conferma il vicesindaco De Checchi: «Zed è sicuramente fra le realtà più importanti in Italia. Intendiamo iniziare un percorso condiviso per rendere Treviso, con le altre rassegne musicali che già animano la città, una vera e propria capitale della musica». La speranza è «riportare Treviso al centro dello scenario concertistico italiano ed europeo».

LA SITUAZIONE

Orfana da anni del “suo” “Home Festival” in Dogana, Treviso si prepara a rilanciarsi come città della musica live, complice anche il “nuovo” spazio all’Ippodromo dove Azalea Promotion ha invitato i Subsonica, Venditti, Tozzi, Nek, Ranieri. Nessuna concorrenza con la società friulana, anticipa Arzerton, «il nostro settore è stato fermo 15 mesi. C’è spazio per tutti. C’è voglia di spettacoli dal vivo, di socialità, di vivere belle esperienze. Tutti ci muoviamo nella stessa direzione: musica dal vivo e aggregazione sociale». D’altra parte l’area Dogana, come aveva già intuito Amedeo Lombardi, patròn dell’Home festival, favorisce gli “avvicinamenti” grazie alla sua vicinanza all’aeroporto e alla tangenziale. «L’esperienza Home - aggiunge Arzerton - ha colpito tutti noi, per la grande intuizione e genialità del suo fondatore. Che ha saputo concentrare l’attenzione su quello spazio. Noi cercheremo di valorizzare l’area. Ma anche tutto il territorio. Vogliamo creare qualcosa di continuativo, che duri nel tempo, e che renda Treviso riconoscibile nel periodo estivo per i grandi eventi». E quando si parla di «periodo estivo» Zed intende «da maggio a fine settembre». 

GLI OBIETTIVI

“Dogana Art & Music”, così, punta in alto: «L’area in sè si presta a più progetti: grandi eventi singoli, ma anche iniziative seriali, da più giorni. Stiamo lavorando alle nuove configurazioni, con allestimenti diversi. Un ragionamento a 360 gradi - spiega la manager di Zed - La vocazione è quella di portare un tocco di internazionalità. Per noi “grande evento” significa esperienza unica ed irripetibile, che passa soltanto di lì, o al massimo in luoghi non vicini. Per Treviso pensiamo proprio a questo: eventi unici, riconoscibili. Identitari per il territorio». Da tempo Zed aveva puntato gli occhi su Treviso. «Volevamo creare un circuito veneto» che superasse i confini di Padova a e Piazzola per approdare nella Marca, affiancandosi alla Zoppas Arena di Conegliano, dove Zed ha già organizzato numerosi concerti. «L’area Dogana ce l’avevamo in mente da tempo. E questo progetto rappresenta un rilancio del territorio e del suo turismo. Ringrazio il Comune per la sua lungimiranza: vuole investire nel futuro e credere nelle realtà territoriali. Noi lavoriamo in Veneto, per il Veneto e vogliamo portare l’eccellenza in questo territorio».

LO SGUARDO

La vicinanza tra Padova, Conegliano e Treviso diventerà così un valore aggiunto. «Ogni località manterrà la propria vocazione - puntualizza Arzerton - Lo stadio Euganeo, ad esempio, è perfetto per i concerti. Treviso avrà un’altra connotazione. E sarà bellissimo, perchè vogliamo coinvolgere anche i talenti, le risorse del territorio, i giovani. Per costruire un progetto collettivo. Lo facciamo insieme. È la carta giusta per il rilancio di tutto un territorio». E non non solo in Dogana, chiude la manager. «Abbiamo in mente altre attività speciali in vari punti della città, che daranno vita e senso appartenenza ai cittadini. Il progetto si deve interagire con la collettività: non siamo intrusi, ma parte del territorio».

Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 19:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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