La rivoluzione dei rifiuti: dal 1 aprile la nuova tariffa al via per i 29 comuni restanti

Sabato 9 Marzo 2024 di Elisa Barion
La rivoluzione dei rifiuti: dal 1 aprile la nuova tariffa al via per i 29 comuni restanti

ROVIGO - Il conto alla rovescia è iniziato: dal 1mo aprile, che quest'anno è Pasquetta, scatta la rivoluzione dei rifiuti nei 29 comuni restanti della provincia. La Tarip, che è entrata in vigore lo scorso primo gennaio, diventerà di fatto operativa e proprio da quella data scatterà il conteggio dei conferimenti del secco non riciclabile, ovvero della frazione di rifiuto che incide sul costo della tariffa, per tutte le utenze domestiche. I Comuni coinvolti sono Adria, Ariano, Arquà, Bosaro, Canaro, Ceregnano, Corbola, Costa di Rovigo, Crespino, Frassinelle, Fratta, Gavello, Guarda Veneta, Loreo, Lusia, Papozze, Pettorazza Grimani, Polesella, Pontecchio, Porto Tolle, Porto Viro, Rosolina, San Bellino, San Martino Di Venezze, Taglio di Po, Villadose, Villamarzana, Villanova Del Ghebbo e Villanova Marchesana. In pratica, dal primo aprile l'intero Polesine entrerà in regime di tariffa puntuale uniformando i 29 comuni elencati ai 20 dell'Alto Polesine e al capoluogo, nei quali la Tarip era entrata in vigore il primo gennaio 2023.
Si tratta di un appuntamento al quale Ecoambiente, la società che gestisce la raccolta e smaltimento dei rifiuti su scala provinciale, si sta preparando da tempo, come spiega l'amministratore delegato Adriano Tolomei. «Le cose stanno andando come da programma ovvero, come Ecoambiente, a parte a Rosolina e Rosolina mare che è l'ultimo comune di riferimento, abbiamo realizzato la consegna di kit e contenitori alle utenze domestiche che dal primo aprile saranno a regime con la Tarip.

Per le utenze non domestiche, invece, stiamo omologando le singole utenze e la partenza della Tarip è fissata per il primo luglio».


COSTO UGUALE PER TUTTI
Per i 29 comuni in questione, insomma, Ecoambiente ha adottato lo stesso modello operativo adottato per i 20 altopolesani e il capoluogo, nel 2023. «In merito al sistema tariffario 2024 - prosegue Tolomei - siamo in attesa che il Consiglio di bacino approvi il piano economico finanziario 2024-2025 e di conseguenza, le tariffe per il 2024. Questo dovrebbe avvenire intorno al 22 marzo, in modo che Ecoambiente abbia la possibilità, una volta recepita la deliberazione del Consiglio di bacino e conseguentemente una volta che abbiamo anche formalmente la tariffa del 2024, di veicolarla in tutti i nostri canali di comunicazione all'utenza. Dal punto di vista pratico, sulla tecnologia, i bidoni, i mezzi, le attrezzature e le frequenze previste, siamo tecnicamente pronti. Resta qualche aggiustamento in alcune zone di Adria, dove c'è la presenza di grandi condomini, che stiamo accompagnando verso il nuovo sistema insieme all'amministrazione e da ultimo, a Rosolina in cui abbiamo conformato un progetto specifico per i turisti dove abbiamo messo a punto un sistema simile a quello di Rovigo centro con i cassonetti a calotta apribile solo con la tessera personalizzata, mentre resta il porta a porta per le altre frazioni».
Dal primo aprile, insomma, tutte le utenze domestiche della provincia saranno governate da un unico modello di tariffa dei rifiuti, la Tarip, che rappresenta un grande cambiamento rispetto alla precedente Tari. Questa prevede regole di calcolo uguali per tutti, viene gestita da Ecoambiente e non più dai Comuni. Non solo: il secco residuo è la frazione di rifiuto che inciderà sul calcolo della tariffa nella parte variabile, mentre quella fissa è determinata dal numero dei componenti del nucleo familiare e non più dai metri quadrati dell'abitazione. «È un cambio di regole che va capito - aggiunge Tolomei - la logica del metro quadro non c'è più. In questo caso contano le "teste" dei nuclei familiari. A ogni modo la regola del numero di famigliari più due svuotamenti del secco compresi in tariffa, resta uguale come per i 21 comuni entrati in Tarip nel 2023».
A Rovigo il nuovo sistema ha portato a risultati confortanti nel giro di un anno. «La cittadinanza ci ha accompagnato - conclude Tolomei - portando la percentuale di differenziata dal 65 all'83% di differenziata in città. È un risultato di cui siamo molto orgogliosi».

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