Rovigo. Piazza Masslo è terminata, il progetto dei giovani architetti di Renzo Piano ha preso forma

Martedì 20 Febbraio 2024 di Elisa Barion
Rovigo. Piazza Masslo è terminata, il progetto dei giovani architetti di Renzo Piano ha preso forma

ROVIGO - Il padiglione c'è, la pavimentazione è terminata, gli alberi sono stati quasi tutti messi a dimora e qualche uccellino vi ha pure trovato casa, creando un nido sui rami ancora spogli, ma che a primavera saranno ricoperti di foglie tanto da rendere la piazza verde come non è mai stata. Piazza Masslo, l'ex piazzetta Cepol, nel cuore della Commenda est, ha un volto completamente nuovo ed è pronta ad accogliere i cittadini. Manca solo un ultimo passaggio per dare il via alla nuova vita di uno spazio che non è mai stato percepito come una piazza, visto che era poco più di una colata di cemento. E questo nonostante sorga in un luogo pieno di vita e molto frequentati: adiacente agli spazi della parrocchia Santa Maria delle Rose, affacciata sul campo sportivo Marvelli e sulla scuola dell'infanzia Marchi. Invece niente: l'area è stata sempre vissuta come un luogo di passaggio grigio e freddo. A questo punto per piazza Masslo manca solo l'ufficialità del taglio del nastro, la cui data non è ancora stata fissata anche se poteva essere una spilla appuntata sul petto dell'amministrazione guidata da Edoardo Gaffeo.

E stando a quanto riferito dall'ormai ex sindaco, in effetti la proposta di inaugurare lo spazio negli ultimi giorni del suo operato, prima che le dimissioni diventassero effettive, lo scorso 15 febbraio, gli era stata anche prospettata. «Ho detto di no, ho rifiutato - ha spiegato - perché non si fa così. Sono una persona seria. All'inaugurazione, quando sarà, parteciperò, ma da cittadino». Dunque niente taglio del nastro in fretta e furia per la nuova piazza ex Cepol, poi ribattezzata Masslo, 3.300 metri quadrati che rappresentano anche l'unica piazza dell'intero quartiere: la cerimonia sarà organizzata con la dovuta calma e nel frattempo si mettono a punto gli ultimi dettagli.

CANTIERE CHIUSO

Come detto, i lavori progettati dal team di giovani professionisti seguiti da Renzo Piano sono terminati e il collaudo statico è stato eseguito. Nei giorni scorsi sono stati rimossi i new-jersey e le transenne che delimitavano il cantiere, così lo spazio adesso risulta a tutti gli effetti aperto e fruibile. Su di esso svetta il grande padiglione ligneo che fornisce copertura e riparo a una porzione di spazio e rappresenta, insieme agli alberi, la novità del luogo. La colata di cemento è sparita e il padiglione è circondato da aiuole dove sono stati piantumati gli alberi. La pavimentazione è stata completamente rifatta e tanti sampietrini disposti secondo una precisa geometria hanno preso il posto del cemento grezzo. Poi c'è la terza grossa novità della piazza che però si vede solo con il buio: intorno al padiglione, pensato per accogliere degli eventi come fosse un vero e proprio palcoscenico coperto, puntano una serie di luci che illuminano lo spazio anche di notte. Inoltre c'è un impianto di irrigazione che servirà a mantenere in salute gli alberi anche durante il periodo estivo. Quello che invece è sparito, insieme al cemento, sono le barriere architettoniche: i gradoni che rendevano la piazza inaccessibile sono stati smantellati e lo spazio adesso è accessibile davvero a tutti.

GLI IDEATORI

Piazza Cepol ha un nuovo volto grazie a un progetto messo a punto dai giovani architetti del gruppo G124 coordinati da Edoardo Narne, docente di Composizione architettonica del Dipartimento Icea dell'università di Padova e responsabile scientifico del gruppo, e sotto la supervisione dell'architetto e senatore a vita Renzo Piano. Il tutto è avvenuto nell'ambito del progetto avviato dallo stesso Piano dopo la nomina a senatore a vita: rammendare i luoghi di periferia, spesso degradati, per ridare loro una nuova luce all'insegna della bellezza. Il tutto grazie all'apporto di giovani architetti che nel caso di piazza Masslo, sono Cecilia Spezzati, Gabriella Coletta, Riccardo Giacometti e Fedora Favaretto. Il costo dell'opera complessivamente è di 125mila euro, 75mila dei quali finanziati dalla Fondazione Cariparo, gli altri 50mila da risorse comunali. 

Ultimo aggiornamento: 12:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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