Dirigente della Gis Volley muore a 47 anni. Silvia Pasquali combatteva da tempo contro la malattia

Mamma di tre figli, «ha sempre affrontato il male con coraggio»

Giovedì 11 Gennaio 2024 di Denis De Mauro
Dirigente della Gis Volley muore a 47 anni. Silvia Pasquali combatteva da tempo contro la malattia

SACILE - La sua scomparsa ha molto colpito le comunità di Cornadella e di San Michele dove Silvia Pasquali era piuttosto conosciuta. È mancata giovedì mattina, all’età di soli 47 anni. Mamma di tre figli e dirigente sportiva della Gis Volley Sacile, lascia nel lutto anche lo sport. «Grazie Silvia per tutto il tempo che hai dedicato alla nostra società e alle nostre atlete.

Il tuo ricordo e il tuo sorriso rimarranno forti nel cuore delle persone che hanno avuto il privilegio e la fortuna di averti conosciuta» è il saluto che ha voluto lasciare tutta la famiglia Gis Volley sulla pagina Facebook.

"Va tutto bene, è tutto a posto"

Da quattro anni combatteva contro una dura malattia. In un primo momento la battaglia era sembrata a tutti vinta. Silvia l’ha sempre affrontata con determinazione e «con molto coraggio» come ricorda Don Fabrizio, parroco di San Michele dove la 47enne aveva anche fatto parte e cantato nel coro della chiesa, almeno fino a poco prima del Covid e della scoperta del terribile e inatteso “ospite”. Aveva sempre un’espressione sorridente sul suo volto, anche quando la sfida si era fatta più difficile. «Era una bella persona e, come ha ricordato la sorella, affrontava il male che l’affliggeva con forza e ottimismo» tanto che quando incontrava qualcuno che conosceva e le chiedeva notizie sulle sue condizioni rispondeva che andava tutto bene ed era tutto a posto. Una forza interiore che in pochi riescono ad avere in situazioni simili e lei sicuramente aveva. Lo scorso dicembre la ricaduta. La malattia è tornata alla carica, questa volta senza lasciare alternative a Silvia, madre di tre figli. La più grande di 18 anni, la sorella di 12 e il più piccolo di soli 10 anni.

Il ricordo: «Aveva un modo di fare che colpiva»

Massimo Franco, testimone di nozze e amico del marito 50enne Davide Brieda fin dalla loro gioventù, ne ricorda «la gentilezza raffinata, una donna dai modi eleganti e con un bel sorriso. Aveva un modo di fare che colpiva». Quando stava bene e le condizioni fisiche lo permettevano lavorava come impiegata insieme al marito, aiutandolo nella sua attività di agente di commercio. La 47enne era originaria della Marca, di Camino di Oderzo. Si era trasferita dopo il matrimonio al villaggio Fontana a Cornadella. Quella di Silvia è sempre stata una famiglia nota e apprezzata nel sacilese, «persone di fede, frequentavano la chiesa. I tre ragazzi hanno fatto catechismo qui a San Michele» ricorda ancora Don Fabrizio. Una morte improvvisa, nessuno avrebbe mai immaginato che quel male la strappasse così velocemente all’abbraccio dei suoi cari. «La sua scomparsa ha colto tutti di sorpresa perché sembrava ce l’avesse fatta, aveva avuto una grande reazione alla prova cui era stata sottoposta». Oltre al marito Davide e ai tre figli Martina, Camilla e Tommaso, Silvia Pasquali lascia i genitori Malvina e Maurizio e le sorelle Manuella e Simonetta, oltre a parenti e tanti amici che le renderanno l’ultimo saluto sabato 13 gennaio alle 15, nella chiesa parrocchiale di San Michele Arcangelo, dove venerdì sera alle 19 verrà recitato il Santo Rosario. La giovane mamma riposerà poi nel cimitero di Cavolano. La famiglia destinerà eventuali offerte al Cro di Aviano per la ricerca.

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