I lupi attaccano il gregge, gli allevatori: «Passa la voglia di fare questo mestiere. Siamo indifesi»

È successo venerdì mattina a malga Campo. Il pastore: erano quattro. Allertata la Forestale

Domenica 27 Agosto 2023 di Cristina Antonutti
I lupi attaccano il gregge, gli allevatori: «Mi stanno facendo passare la voglia di fare questo mestiere. Come possiamo difenderci?»

BUDOIA - Una vitella finita nell'abbeveratoio, il vascone cementato che serve malga Campo, a Budoia, e verrà recuperata questa mattina dai Vigili del fuoco, che ieri sera hanno fatto un sopralluogo con i pompieri di Maniago. L'ipotesi è che sia stata spaventata dai lupi e che nella sua sfrenata corsa sia finita nella vasca. «È solo una supposizione - mette le mani avanti l'allevatore Fabio Damuzzo -. Nessuno ha visto che cosa abbia spaventato l'animale». Non ci sono invece dubbi sulle due pecore sbranate venerdì mattina da un branco di lupi. Almeno quattro sono quelli visti dal pastore che stava vigilando sul gregge.

Sulle carcasse dei due ovini hanno fatto accertamenti le guardie della Forestale.


GLI ATTACCHI
Malga Campo, a Budoia, non è poi così distante dal luoghi in cui un lupo lo scorse settimane ha attaccato due cani da campagnia facendo poi scomparire le prede nel bosco. Anche l'allevatore è in allerta. «Abbiamo subito diversi attacchi negli ultimi giorni - spiega - In 20 anni non era mai successo nulla. Quest'anno i lupi sono più confidenti, si fanno vedere tutti i giorni e si avvicinano all'uomo. Stanno creando grossi problemi, vien voglia di portar via gli animali, mi stanno facendo passare la passione per questo mestiere. Che cosa dobbiamo fare per difenderci? Cominciamo ad avere paura». I tre cani che vigilano sul gregge hanno già respinto almeno quattro attacchi avvenuti durante il giorno. «Le due pecore - afferma Damuzzo - sono stati ammazzate alle 8.30 del mattino sotto gli occhi del pastore, che è sicuro di aver visto quattro lupi, che sono tornati nonostante i cani in precedenza li avessero fatti scappare».


PAURA E AMAREZZA
Damuzzo si è confrontato con gli altri allevatori. Dice che sono sconfortati. In Carnia c'è orso Francesco, nel Cansiglio i lupi. «So che i predatori fanno il loro mestiere - osserva - ma anch'io faccio il mio e non so più come difendermi». Domani porterà in malga altri due cani, due pastori maremmani addestrati proprio che far fronte agli attacchi dei lupi. «Questi sono territori selvaggi - afferma - dove il lupo non esisteva da anni. La convivenza è difficile, penso all'incolumità dei turisti, di chi va a camminare nei boschi e a quali precauzioni si possano prendere. Bisogna pensare a qualcosa». A rendere ancora più difficoltosa la vigilanza in questo periodo è il fatto che, a causa delle elevate temperature, gli animali pascolano durante la notte, quando l'afa si placa. Cercando la frescura diventano però più vulnerabili. Damuzzo ipotizza che i predatori si avvicinino sempre più alle malghe perché nei boschi c'è carenza di caprioli e cervi . «È un'ipotesi - afferma - perché negli anni passati questa situazione non si era mai verificata. Non vorrei che si arrivasse ai livelli del Trentino».

Ultimo aggiornamento: 10:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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