PORDENONE - Velocizzare le pratiche burocratiche degli stranieri per semplificare la vita al mondo del lavoro. Per altri quattro mesi il protocollo (partito a luglio e frutto dell'intesa tra la Prefettura e la Camera di Commercio) è al sicuro.
COSA CAMBIA
In soldoni, l'intesa ha fatto si che la Camera di Commercio abbia "prestato", tenendo i costi a suo carico, due addetti con alle spalle già una buona esperienza in quella tipologia di pratiche, aiutando il lavoro della Prefettura in modo marcato e sanando una situazione che prima era caotica. Oggi dunque gli stranieri stagionali che abbiano le carte in regola per proporsi come lavoratori, nel Friuli occidentale aspettano la loro risposta non più di 5 giorni. Una bella accelerazione anche per le aziende di settori come: agricoltura, logistica, ristorazione, manifatturiero, edilizia, per citarne alcuni negli ultimi tempi in costante difficoltà nel reperire maestranze. Pienamente soddisfatto anche il Prefetto che non ha nascosto le croniche carenze d'organico con cui deve fare i conti «Attualmente possiamo contare solo su 33 unità, manca personale» ha ricordato riassumendo l'attesa degli esiti dei nuovi concorsi ministeriali e la speranza di veder arrivare altri interinali entro la fine dell'anno. Nel frattempo ci sono servitori dello Stato che hanno deciso di darsi da fare anche dopo aver varcato la linea della pensione. Si tratta di 4 ex poliziotti e 2 ex carabinieri. Anche loro andranno a sostenere gratuitamente l'attività della Prefettura cittadina «Così come speriamo di poter contare presto su alcuni stagisti universitari grazie alla Regione» ha aggiunto il Prefetto.
I NUMERI
Sul fronte dei lavoratori stranieri invece, il binario è doppio, constatato che i 350 ingressi garantiti dal decreto flussi rappresentano poco più della metà delle 602 richieste avanzate dalle imprese della nostra zona. Agrusti ha sottolineato che forse quella quota andrebbe incrementata. Per ora l'ente camerale pensa anche ad altre soluzioni, come la formazione sia linguistica che professionale direttamente nei paesi d'origine. «Un progetto di questo tipo riguarderà il Ghana» ha ricordato Agrusti che oggi porterà l'idea all'attenzione del Ministro del Lavoro Marina Elvira Calderone, attesa per una visita in città. Tra Prefettura e associazione degli industriali c'è allo studio anche la creazione di corsi di formazione destinati ai migranti già in possesso di permesso di soggiorno. Come ha ribadito il vice presidente dell'ente camerale «Bisogna trovare una soluzione anche alla mancanza di figure qualificate». L'idea è quella di portare sul territorio anche lavoratori con specializzazioni di alto profilo da andare a pescare in giro per il mondo. Nel frattempo e per altri 4 mesi, il protocollo riconfermato ieri garantirà alla macchina burocratica di non incepparsi.
I CONTRATTI
Che la novità stia dando buoni frutti è evidenziato anche da quei 159 contratti che nell'ultimo quadrimestre si sono trasformati da stagionali a rapporti a tempo indeterminato, per la soddisfazione sia dell'azienda che di chi si è guadagnato un posto di lavoro fisso ed un futuro.