San Vito vuole passare sotto l'ala di Noventa, ora la decisione spetta alla Regione

La Regione dovrà valutare la situazione ed eventualmente indire il referendum

Mercoledì 24 Gennaio 2024 di Cesare Arcolini
San Vito

NOVENTA (PADOVA) - In consiglio comunale si è scritta una pagina storica per Noventa Padovana e San Vito. É stata approvata all’unanimità la delibera di avvio del procedimento per includere nel Comune la frazione di Vigonza. Alla seduta di consiglio, che si è svolta lunedì sera a villa Valmarana, ha partecipato anche il costituzionalista Mario Bertolissi, incaricato dall’amministrazione comunale di seguire l’iter sotto il profilo giuridico. Una sessantina di “sanvioti” hanno assistito tra il pubblico. Approvato all’unanimità anche l’emendamento del gruppo di minoranza “Con Noventa” per dare mandato al sindaco Marcello Bano di negoziare una convenzione sulle compensazioni economiche in seguito all’eventuale modifica dei confini.

L’ITER

Dopo le due delibere di consiglio - quella di Vigonza risale allo scorso novembre - la palla passa ora alla Regione, cui spetta il compito di esaminare la vicenda e indire il referendum consultivo, scegliendo se effettuarlo tra i residenti di San Vito oppure tra l’intera popolazione dei due comuni. La volontà di tutti è che il referendum riguardi esclusivamente la popolazione della frazione. Soddisfatto al termine dei lavori il sindaco Marcello Bano: «Insieme a Vigonza abbiamo scritto una bella pagina di democrazia. Questa delibera è il frutto di numerosi incontri tra le due amministrazioni e di un intenso lavoro di studio e approfondimento su ogni aspetto della questione, dal punto di vista giuridico, storico, sociale ed economico, per presentare alla Regione un quadro il più possibile completo. Ringrazio il collega di Vigonza Gianmaria Boscaro per il coraggio e la disponibilità all’ascolto della comunità di San Vito, che attraverso la voce di moltissimi suoi cittadini, più di 500, circa un anno fa aveva chiesto di esercitare un proprio diritto democratico. Questi cittadini hanno avuto la fortuna di incontrare due sindaci e due consigli comunali che i diritti li prendono sul serio, e hanno fatto quello che non era mai stato fatto in 30 anni: avviare un percorso serio e giuridicamente inattaccabile per arrivare al referendum sulla modifica dei confini.

Un ringraziamento particolare - ha concluso - va anche ai consiglieri di Vigonza Marisa Grisenti e Niccolò Tacchetto, che hanno portato avanti con passione questa battaglia».

I CONFINI

La separazione geografica di San Vito dal resto del territorio comunale di Vigonza risale al lontano 1854, quando l’ansa del Brenta all’interno della quale era incuneata la località fu raddrizzata dagli austriaci, rompendo la continuità territoriale con l’adiacente parrocchia di Perarolo. La barriera naturale del fiume ha dato origine, nel tempo, a sempre minori contatti tra questa comunità e il suo comune di appartenenza, rinsaldando invece il legame con Noventa. I primi tentativi di dare una forma giuridica a questa situazione risalgono agli anni Novanta, quando San Vito fu interessata da un imponente fenomeno di urbanizzazione. Nacquero così comitati e petizioni per il passaggio sotto Noventa, fino al referendum informale organizzato dall’amministrazione nel settembre del 1998, che vide la schiacciante vittoria del “sì”.

Ultimo aggiornamento: 19:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci