PADOVA - L'ultima, in ordine di tempo, è stata Francesca Benciolini, assessora comunale a Politiche abitative e Servizi Demografici. Nei giorni scorsi su Facebook sono partite richieste di amicizia a suo nome, ma quella "Francesca Benciolini" che - con tanto di fotografia - cercava contatti social non era lei, bensì un utente senza nome che di fatto le ha rubato l'identità.
Il racconto dell'assessore
È stata la stessa assessora a raccontarlo a tutti con un post sul proprio profilo Facebook, quello - però - vero. "Attenzione, diffidate dalle imitazione" il titolo del messaggio, scritto a caratteri cubitali.
Profili hackerati su Facebook
Ma se Francesca Benciolini è l'ultimo nome noto finito nella trappola degli haker ladri di identità, sono tanti i padovani che in questi giorni si vedono il profilo social bloccato da mail che si sostituiscono alla propria (rendendo impossibile la gestione della pagina) o che si vedono doppi profili comparire sulla scena e chiedere amicizie. Diverse sono anche le denunce fatte ai carabinieri e alla polizia postale con l'intento di recuperare la gestione del proprio profilo e poter salvare, così, fotografie e dati più sensibili. Ciò che però a volte risulta difficile è proprio tornare in possesso della propria pagina, scacciando la mail che è subentrata bloccando il titolare del profilo.
La denuncia del Don
Caso emblematico quello accaduto e denunciato - sempre via social - da Bruno Bevilacqua, sacerdote a San Marco di Camposampiero a cui è stato rubato il profilo e le sue foto sono state ritoccate in versione hot. "Ignoti malfattori e per me delinquenti - ha scritto il sacerdote - hanno hackerato il mio profilo pubblicando immagini oscene. Ho già provveduto a segnalare a Facebook la rimozione immediata del post".