CITTADELLA - Abbracci, tanti abbracci, strette di mano ed occhi velati di pianto. Molto partecipato l'incontro di ieri sera, 8 luglio, in Duomo a Cittadella. Incontro che voleva essere un segno concreto di condivisione del dolore e della tensione che da giorni stanno affrontando le famiglie di Davide Miotti ed Erica Campagnaro.
Un grande abbraccio collettivo
Un incontro che ha visto esprimere alcuni delle decine e decine di pensieri che in questi giorni sono stati scritti nei social, nei messaggi, ma non solo, con il momento conclusivo curato dall'arciprete Luca Moretti. Un'ora importante perchè è basilare poter esprimere sentimenti e sensazioni, ritrovarsi anche fuori dalla chiesa, a momento comunitario concluso, dandosi appoggio reciproco. Un ritrovarsi di volti ed esperienze per alcuni, dopo molti anni. Un tempo che ha scandito il calendario del trascorrere del tempo, ma non lo spirito di amicizia ed i bei ricordi. Certamente tanto altro rimane da raccontare, da esprimere, quasi da gridare, ma anche se non è stato espresso dal microfono, rimane un patrimonio di vita che nessuno può modificare. Inevitabile cercare una ragione, un perché, mettere assieme la serie di concatenazioni che hanno generato la tragedia. C'è chi dovrà valutare se negligenze ci sono state e più di qualcuno ne è sicuro: «Erica e Davdie avranno giustizia». Ma le parole e le frasi di ieri sera sono state soprattutto la traduzione delle relazioni che Davide ed Erica hanno costruito nella quotidianità e che in un momento tanto complesso quanto ancora incredibile, evidenziano i loro profondi valori di persone, genitori, figli. «Erica e Davide, vi porteremo sempre con noi».