Ex Configliachi, l'acquisizione spacca il Consiglio provinciale: astenuto il centrodestra

Sabato 3 Febbraio 2024 di Alberto Rodighiero
Ex Configliachi, l'acquisizione spacca il Consiglio provinciale: astenuto il centrodestra

PADOVA - Sull’acquisizione del Configliachi si spacca il consiglio provinciale.

Dopo il via libera alla vendita dell’immobile da parte dell’Ipab di via Sette Martiri arrivato dalla Regione ieri, infatti, all’ordine del giorno del parlamentino di Palazzo Santo Stefano c’era l’autorizzazione all’acquisto da parte della Provincia della porzione dell’ex casa di riposo che si affaccia su via Reni all’Arcella realizzata una settantina di anni fa. 


IN CONSIGLIO
Un’operazione da 2,4 milioni di euro, che però non ha convinto i consiglieri di centrodestra. Al momento del voto, infatti, Vincenzo Gottardo dell’Udc, i consiglieri leghisti Daniele Canella , Marco Schiesaro ed Elisabetta Volpito, Monica Cesaro (FdI) e i forzisti Daniela Bordin e Cristian Bottaro hanno optato per l’astensione. 
Un modo per non bloccare l’operazione – il voto contrario avrebbe creato più di qualche problema - ma, allo stesso tempo di mandare un segnale chiaro al centrosinistra e al presidente Sergio Giordani. Alla base del malessere dei consiglieri del centrodestra c’è un ragionamento molto semplice: ad oggi è venuta meno l’opzione di realizzare il Marchesi l’interno del Cofigliachi. Da qualche settimana, infatti, è partita una interlocuzione con la società Aldi, proprietaria dell’ area ex Idrotermici a Pontevigodarzere, per capire se è fattibile una operazione diversa. 
Aldi, infatti, non è più interessata a realizzare il residenziale nell’area che si è aggiudicata all’asta nel 2017 e intende costruire solo il supermercato e una piccola struttura tecnica, per le quali ha già da tempo le autorizzazioni necessarie. Si è quindi ipotizzata una permuta di aree tra quella che rimane libera all’ex Idrotermici e la porzione dell’ex Configliachi, non soggetta a vincolo, che a breve diventerà proprietà della Provincia in modo che all’ex Idrotermici si possa realizzare in una unica sede tutto il Marchesi, mentre nella parte posteriore dell’ex Configliachi si potrebbe realizzare uno studentato. 


LA POSIZIONE
Secondo il centrodestra, però, per il momento si è solo nel campo delle ipotesi e il rischio è quello di acquisire un immobile che, alla fine, potrebbe non essere in grado di accogliere un istituto scolastico adeguato ad andare incontro alle esigenze attuali. Insomma, nel caso in cui “operazione Aldi” non dovesse concretizzarsi, la Provincia si ritroverebbe in mano uno stabile assolutamente inadeguato a realizzare una sede unica per il Marchesi. Da qui la decisione di astenersi in sede di voto.
«E’ vero, in consiglio c’è chi ha votato a favore dell’operazione e chi si è astenuto – ha spiegato ieri sera il consigliere provinciale con delega all’Edilizia scolastica Alessandro Bisato – il voto dell’aula, però, è il primo passo per poter iniziare a lavorare all’operazione che abbiamo ipotizzato un paio di settimane fa».
Un voto che è stato possibile in quanto l’altro giorno nel Bur regionale è stato pubblicato il dispositivo in cui si autorizza l’Ipab guidata da Fabio Amato a cedere a Palazzo Santo Stefano la parte dello stabile che si affaccia su via Reni realizzata negli anni ‘50. Non solo. La Regione ha anche approvato il piano di risanamento dell’ente. Un piano che, si legge nel documento “consente, una volta realizzato, di ricondurre in pareggio la gestione ordinaria dell’Ente e di coprire le perdite di esercizio accumulate dall’Ipab dal 2014 al 2022, per complessivi 5,7 milioni di euro”.
Nel dispositivo si prede atto infine che, “tra le azioni di risanamento e sostegno economico-finanziario individuate nel Piano, il Configliachi ha previsto la vendita del lotto 2 dello stabile in via Guido Reni 96, per l’importo di 2 milioni 435 mila sulla base della perizia di stima del 27 luglio 2023”. 
 

Ultimo aggiornamento: 17:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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