«Baby Touché? Un pericolo». Dopo le violente aggressioni, il trapper viene "bandito" da Padova

Domenica 28 Gennaio 2024 di Serena De Salvador
«Baby Touché? Un pericolo». Dopo le violente aggressioni, il trapper viene "bandito" da Padova

PADOVA - Dopo essere finito tra gli indagati per il brutale pestaggio e l’accoltellamento di un rivale avvenuto in stazione a Padova il 14 febbraio di due anni fa, ora il noto trapper padovano Baby Touché per tre anni non potrà mettere piede nel capoluogo euganeo. Venerdì mattina infatti il 20enne (all’anagrafe Mohamed Amine Amagour) si è visto notificare un foglio di via obbligatorio firmato dal questore Marco Odorisio perché ritenuto un pericolo «per la sicurezza e la tranquillità collettive».
Anche Padova dunque diventa una città bandita per il giovane artista, che dal 2022 aveva già il divieto di raggiungere i comuni di Vicenza e Venezia.

IL CONTESTO

Amagour, oltre a essersi imposto sulla scena musicale trap fin da ragazzino, è anche divenuto noto alle cronache per una serie di gravi episodi consumati nell’ambito di una faida violenta con una fazione trap rivale, della Lombardia. Da inizio 2022 tra Padova e Milano si sono susseguiti risse, pestaggi, minacce e pure un sequestro e un tentato omicidio tutti legati alla rivalità tra Baby Touché e Simba La Rue, trapper lecchese.
Il giovane padovano di origine marocchina e i suoi numerosi sodali però sono stati ritenuti protagonisti anche di episodi violenti estranei alla rivalità tra gang della scena trap, che gli sono valsi denunce e tre fogli di via da altrettanti capoluoghi veneti.

I PROVVEDIMENTI

Il primo risale a giugno 2022 quando Amagour, insieme ad altri quattro ragazzi (che oggi hanno tra 24 e 20 anni), venne denunciato per danneggiamento al termine di una vera e propria spedizione punitiva contro la discoteca Custom Club di via Zamenhof.

Alle 4.30 del 14 maggio presero a sassate e sprangate le vetrine perché qualche ora prima era stato loro negato l’accesso al locale dopo un diverbio con un altro cliente. I carabinieri li avevano colti sul fatto e denunciati, provvedimento a cui erano seguiti a giugno un avviso orale del questore e il foglio di via di tre anni dal capoluogo berico. Foglio di via che nel novembre dello stesso anno gli è stato recapitato anche dalla questura di Venezia, proibendogli l’accesso (sempre per tre anni) anche dal comune lagunare.

Sette mesi più tardi, la notte tra 10 e 11 giugno 2023, la polizia era intervenuta a Padova nel parcheggio della Fiera, dove era in corso la manifestazione Pride Village. C’erano stati due violenti pestaggi, con diversi giovani contusi e due finiti all’ospedale, uno con una profonda ferita alla testa causata da un tirapugni. Gli aggressori erano fuggiti, ma le indagini hanno permesso di identificarli in Amagour e altri tre giovani del suo entourage: due padovani e quel Mohamed Aziz Jouini, ferrarese di 23 anni, poi indagato con lo stesso Touché anche per l’accoltellamento del febbraio 2022 in stazione a Padova. A fronte di quei fatti, oltre alla denuncia, l’altro ieri è scattato un nuovo foglio di via per il trapper ventenne: il terzo in un anno e mezzo, sempre della durata di tre anni, ma stavolta per il territorio del comune di Padova, dove potrà tornare nel 2027.

Oltre alle misure di prevenzione applicate in quanto il giovane è ritenuto socialmente pericoloso, a suo carico le forze dell’ordine hanno reso nota la presenza di precedenti penali per reati contro la persona, il patrimonio e la pubblica amministrazione.

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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