CORTINA - Le forze di polizia sono al lavoro, a Cortina d'Ampezzo, per vigilare sull'incolumità del sindaco Gianluca Lorenzi e sulla sicurezza delle opere olimpiche.
I SITI
Per le forze dell'ordine si tratta inoltre di controllare i cantieri degli impianti sportivi, per ora in particolare l'area di Ronco, dove è stato eseguito il taglio degli alberi e si sta provvedendo al recupero dei tronchi, ma un domani potrà essere interessato anche lo stadio Olimpico del ghiaccio, dove presto si aprirà un altro cantiere, per l'adeguamento della struttura. Le disposizioni in materia di controlli derivano dal comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico, che fa capo alla prefettura, e al quale partecipano i comandi delle diverse forze di polizia del Bellunese. Ogni atto va inoltre coordinato con Roma, con una struttura interforze, al Viminale, sede del ministero dell'Interno, che analizza e verifica le misure di sicurezza disposte. Non si lavora pertanto in sede locale, al commissariato di Cortina, al quale è demandato piuttosto il compito di applicare quanto disposto altrove, a più alti livelli. In Italia le misure di protezione sono standard, stabilite in base a diversi livelli di sicurezza, che dipendono dal fattore di rischio, al quale porre adeguate contromisure.
I FATTORI
Si tiene conto anche del territorio, dell'eventuale presenza di forme di malavita organizzata, oppure di fenomeni di terrorismo. Il questo caso, nell'episodio della lettera anonima ricevuta dal sindaco Lorenzi, si tratta di una minaccia generica, non circostanziata, per cui il livello di rischio è ritenuto piuttosto contenuto. Le forze di polizia stanno svolgendo comunque vari accertamenti, volti a identificare l'autore, o gli autori, delle minacce rivolte al primo cittadino ampezzano. Fra le numerose attestazioni di solidarietà, che sono state inviate al sindaco Lorenzi, si inserisce quella di Roberto Toigo, segretario generale del sindacato Uil Veneto, che risiede nel Bellunese: «È un atto vergognoso e vigliacco, fatto lanciando il sasso e nascondendo la mano e le responsabilità. Auspico che le forze dell'ordine trovino il colpevole o i colpevoli di questo fatto gravissimo; mi metto a disposizione, qualora il sindaco condividesse con me qualsiasi necessità».