Oligarchi russi tra yacht, ville e chef privati in Gran Bretagna: ecco come aggirano le sanzioni

Il nuovo pacchetto di sanzioni della Gran Bretagna contro la Russia sembrerebbe fare acqua da tutte le parti

Giovedì 27 Luglio 2023 di Fausto Caruso
Oligarchi russi tra yacht, ville e lusso in Gran Bretagna: le sanzioni stanno (davvero) funzionando?

Il conflitto russo-ucraino prosegue tra armi consegnate (e in arrivo), strategie militari e incontri diplomatici. L'Occidente ha provato a fermare la Russia colpendo la sua economia. Ma le sanzioni stanno funzionando? Il nuovo pacchetto di restrizioni della Gran Bretagna contro la Russia sembrerebbe fare acqua da tutte le parti e i tanti oligarchi che risiedono a Londra continuano a vivere tra chef privati, autisti e milioni di dollari spesi ogni anno dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina.

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A riportare la notizia è il New York Times.

Secondo il quotidiano americano, nonostante i loro conti siano stati congelati all'inizio della guerra, attraverso un sistema di esenzioni creato dopo la Brexit, i milionari russi sono riusciti a mantenere il loro stile di vita lussuoso. In alcuni casi, agli oligarchi è stato concesso oltre 1 milione di dollari l'anno per pagare le loro spese personale.

 

Al magnate bancario Mikhail Fridman, ad esempio, il governo britannico ha concesso una «licenza» dalle misure per pagare 19 membri del personale, inclusi autisti, cuochi privati, governanti e tuttofare, durante il primo anno di guerra, attraverso un pagamento di 300.000 sterline (quasi 400.000 dollari) in dieci mesi. Fridman ha anche ricevuto un assegno mensile di circa 7.000 sterline per coprire «i bisogni primari della sua famiglia». Non solo, al suo ex socio in affari, Petr Aven, Londra ha concesso un'indennità di 60.000 sterline al mese, che per la maggior parte è andata ad una società di proprietà del direttore finanziario dell'oligarca che è stato indagato per averlo aiutato ad eludere le sanzioni.

Fridman e Aven sono descritti dal governo britannico come «oligarchi filo-Cremlino», strettamente associati al presidente russo, Vladimir Putin, un'accusa che entrambi hanno negato e stanno contestando in tribunale. Ma sono soltanto due tra i tanti milionari russi colpiti ufficialmente da sanzioni che, in segreto, sono state poi allentate. Secondo il Nyt, il Tesoro britannico ha concesso almeno 82 esenzioni l'anno scorso e ci sono molte altre domande in attesa di una risposta.

Ultimo aggiornamento: 20:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA