Gonfi in volto, con lividi e segni di tagli, uno addirittura condotto nell'alula del tribunale in sedia a rotelle con un camice e i pantaloni dell'ospedale.
Le torture sui tagiki arrestati
Fayzov, riporta Skynews, è stato portato in tribunale direttamente dall'ospedale su una sedia a rotelle, il volto con una serie di tagli e un infermiere è rimasto con lui durante l'udienza. Ieri i canali Telegram filorussi pubblicavano foto di torture durante gli interrogatori da parte dei servizi di sicurezza. In particolare una foto mostra un uomo sdraiato sul pavimento con i pantaloni abbassati che sembra essere collegato con dei fili elettrici a «un dispositivo di comunicazione militare TA-57, che le forze di sicurezza utilizzano per torturare con scosse elettriche», scrive Meduza, secondo cui uno dei cavi «sembra essere collegato ai genitali».
Il Cremlino non commenta
Il Cremlino non ha risposto a una domanda «sui visibili segni di violenza», e quindi sulle possibili torture, sulle quattro persone arrestate in Russia perché sospettate dell'attacco terroristico al Crocus City Hall. Lo riporta la Cnn, che ha posto la domanda. «Lascio questa domanda senza una risposta», ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov.
Arrestati altri 3 per l'attacco
La Corte Basmanny di Mosca ha confermato oggi l'arresto di altri tre indagati per l'attacco di venerdì al Crocus City Hall. Lo riferisce la Tass. I tre indagati, che non sono accusati di aver preso parte direttamente all'azione, sono Isroil Islomov e i suoi due figli: Aminchon e Dilovar. Dilovar Islomov è accusato di avere venduto agli attentatori l'auto con la quale sono arrivati alla sala concerti e con la quale sono poi fuggiti. Secondo il Comitato investigativo, Dilovar e il fratello Aminchon sarebbero stati coinvolti nelle attività del gruppo da uno degli accusati di essere gli autori materiali dell'attacco, Shamsidin Fariduni. In precedenza Fariduni era già comparso in aula insieme agli altri tre accusati di avere partecipato all'azione: Muhammadsoobir Faizov, Mirzoev Dalerdzhon e Saidakrami Murodali Rachabalizoda. Gli ultimi due si sono dichiarati colpevoli e per tutti e quattro è stato confermato l'arresto.