Cervinia, chalet extra-lusso in vendita a 24 milioni: 1.200 metri quadri con due piscine e sala cinema

La baita dove soggiornava Maria Josè di Savoia ha la vista sul Cervino

Giovedì 28 Dicembre 2023
Cervinia, chalet extra-lusso in vendita a 24 milioni: 1.200 metri quadri con due piscine e sala cinema

Cervinia è un paradiso: dunque, ecco lo chalet con vista sul Cervino in vendita per 24 milioni di euro, come rivela un articolo del quotidiano inglese The Guardian.

Milionario cercasi. E non sarà poi così complicato trovare un acquirente in un momento in cui i ricchi sono sempre più ricchi (e tutti gli altri sempre più poveri) e in cui il nuovo status symbol (Elon Musk docet) sembra essere quello di possedere una baita in montagna dotata di ogni comfort e di ogni sfizio. Come questa proprietà arroccata sopra Cervinia, vicino al confine svizzero, costruita negli anni ‘30, che ha ospitato la famiglia reale italiana e da dove Maria Josè di Savoia, appassionata di alpinismo, partiva per le sue escursioni sulle vette.

Chalet in vendita a Cervinia, la storia

 

La storia è riportata da La Stampa. All’epoca il lusso, quello vero, aveva delle regole precise, prima di tutto l’understatement, percepire il privilegio senza ostentarlo. E i giardini botanici che circondavano la costruzione bastavano a farne una dimora principesca. Oggi che le cose sono un po’ cambiate lo chalet è dotato di eliporto, piscina coperta, cinema, e vasca idromassaggio all’aperto con vista sul Cervino. Chalet la Fenice, questo il nome della proprietà di 1.200 metri quadrati quotata sul sito immobiliare Savills per la prima volta dopo cinque anni di lavori di ristrutturazione.

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Sette camere da letto en suite, tutte fronte vallata, in modo da aprire le tende al mattino verso il sole. I bagni sono invece orientati a Nord con vista sul Cervino in modo da potersi rilassarsi in vasca guardando il panorama. Non poteva mancare una palestra, una spa, una sala lettura, numerosi caminetti e un atrio con un magnificente lampadario Swarovski. A metterla in vendita è John Harrison, il proprietario attuale, ex socio e direttore operativo del gestore svizzero di hedge fund Amplitude Capital. Quando vide questa baita, nel 2015, mentre era a sciare in zona, se ne innamorò nonostante della struttura fosse rimasto ben poco dopo le due valanghe che la travolsero nel 1980. Ma proprio per questo fiutò l’affare e staccò un assegno agli eredi dell’ingegner Cesare Bacchini, uno dei primi imprenditori nel campo dell’elettronica (inventore della radio Allocchio-Bacchini) che la costruì nel 1936. Oggi la decisione di vendere e di capitalizzare l’investimento con un buon margine di profitto nonostante gli imponenti lavori fatti per rendere lo chalet una dimora a sette stelle. A guidare la ristrutturazione un architetto italiano specializzato in immobili di lusso in alta quota. Abituato a esaudire i capricci dei miliardari appassionati di sci.

I LAVORI

Durante i lavori una squadra di artificieri è ha fatto esplodere il fianco della montagna per creare un seminterrato che potesse ospitare una piscina coperta di 10 metri con finestre che si affacciano sulle cime vicine. La Ski Room che è stata concepita come i vecchi cori delle basiliche cristiane, con legno di mogano e troni imbottiti di pelle capitonné color rosso cardinale, sovrastati da un lampadario in cristalli colorati. Harrison ha detto a Bloomberg di aver ricevuto numerose offerte per la proprietà da quando ha completato i lavori di ristrutturazione nel 2021. E di averla affittata ad appassionati di montagna disposti a sborsare fino a 65.000 euro per un soggiorno di sei notti. Ma questo chalet da mille e una notte non è l’unico rifugio alpino destinato ai Paperoni del mondo. Il prezzo per trascorrere una settimana allo chalet «Cesa del Louf» di Arabba è di 80 mila euro. una famiglia di Padova l’ha acquistato nel 2009 quando il maso, costruito tre secoli fa, stava diventando un rudere.

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Verrà costruita la baita di Elon Musk in alto Adige non avrà competitor. Il magnate che si è innamorato di San Cassiano tre anni fa quando venne in incognito a sciarem ha affidato ha un gruppo di architetti dello studio BlueArch, guidati da Alessandro Costanza il progetto. «L'ho sognato di notte» ha detto l'architetto Costanza raccontando come potrebbe essere la struttura: «Si tratta del carapace di una tartaruga con i piani in piena esplosione, due sotterranei e tre emersi». Il tutto su 800 metri quadri, con 15 camere da letto, 15 bagni più ma anche una cantina vini, un living e una spa interrate. Altre amenità da billionario: piscina in vetro sospesa lunga 30 metri, una camera criogenica che arriva a -100 gradi, una cabina armadio interrata a scomparsa nel pavimento. Così è se vi piace ma soprattutto se potete.

Ultimo aggiornamento: 11:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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