Bambola Trudi Chiara Ferragni, si indaga (dopo pandoro e uova di Pasqua). «E dubbi sul cachet di Sanremo»

Secondo «La Verità», già da lunedì il procuratore aggiunto Eugenio Fusco potrebbe iscrivere nel registro degli indagati l'influencer

Sabato 6 Gennaio 2024
Chiara Ferragni, dopo il pandoro e l'uovo di Pasqua si indaga anche sulla bambola Trudi

Continuano i guai per Chiara Ferragni. Dopo l'indagine sul pandoro Balocco e sull'uovo di Pasqua di Dolci Preziosi, gli investigatori starebbero ora indagando anche sulla bambola dell'influencer più famosa d'Italia. Venduto a partire dal maggio 2019, il peluche di Trudi raffigurante la trentaseienne di Cremona era stato messo in commercio dopo il matrimonio con Fedez. Anche in quel caso, il ricavato era andato in beneficenza.

Chiara Ferragni, il negozio di Milano è vuoto (nonostante i saldi). «Ormai è caduta in declino, poverina» 

La bambola e il caso Sanremo

Prima il pandoro, poi l'uovo di Pasqua, infine la bambola. Secondo quanto riportato da «La Verità», gli investigatori starebbero infatti indagando sul modo in cui sarebbero stati distribuiti i soldi incassati dalla vendita della mascotte raffigurante Chiara Ferragni. Venduti su The Blonde Salade a seguito del matrimonio con Fedez, i peluche della limited edition firmata da Trudi avrebbero contribuito a finanziare "Stomp out bullying", organizzazione no profit contro il cyberbullismo. Ma in che modo? Su questo indagano gli investigatori. Già lunedì il procuratore aggiunto Eugenio Fusco potrebbe iscrivere nel registro degli indagati proprio l’influencer e chi ha lavorato al progetto. Nel frattempo, però, si indaga anche sugli altri casi di beneficenza dichiarata. Tra questi, anche il caso di Sanremo e del cachet devoluto all'Associazione Nazionale D.i.Re - Donne in Rete contro la violenza.

In quell'occasione, l'influencer di Cremona aveva deciso di devolvere interamente i centomila euro di compenso per la conduzione in beneficenza. 

Il dietrofront di Coca Cola

A lasciare Chiara Ferragni sarebbe stata anche la Coca Cola. Secondo quanto fatto emergere da Repubblica, l'azienda statunitense avrebbe infatti fermato lo spot con l'influencer che sarebbe dovuto andare in onda a partire dalla fine di gennaio, poco prima dell'inizio del prossimo Festival di Sanremo. Periodo non casuale, dato che l'imprenditrice digitale lo scorso anno era stata tra i protagonisti della manifestazione, scelta da Amadeus come co-conduttrice per la prima e l'ultima serata. «Abbiamo lavorato con Chiara in Italia nel 2023, anche per alcune riprese tenutesi lo scorso dicembre. Al momento non prevediamo di usare questi contenuti», è il laconico comunicato dell'azienda americana che si sfila dall'accordo, temendo evidentemente che la bufera nella quale si è ritrovata Ferragni possa avere ripercussioni negative.

Il negozio

Nonostante l'influencer e imprenditrice digitale sia riapparsa su Instagram qualche giorno fa, rompendo il silenzio che durava da prima di Natale, dopo la bufera del pandoro che l'ha travolta e il recentissimo caso Coca-Cola, i suoi follower non sembrano interessati ai top rosa confetto o alle borsette di strass scontati fino a metà prezzo, che fanno capolino dietro la vetrina sulla quale campeggia ancora la scritta natalizia "Make a wish, make a gift, esprimi un desiderio, fai un regalo". Il negozio è vuoto. All'interno solo due commesse, vestite in total look Chiara Ferragni, che si muovono un po' annoiate tra gli scaffali dorati. All'esterno qualcuno si ferma sulla soglia dello store, dà un'occhiata ai prezzi, sbircia oltre il vetro e poi va oltre. Come una signora greca, ignara della vicenda pandoro, che si ferma diversi minuti a scrutare la vetrina sotto la pioggia battente. «Conosco Chiara Ferragni e il suo brand, certo - dice all'Adnkronos - ma non credo farò acquisti. Sono qui solo per curiosare». Tra le persone che passeggiano c'è chi si ferma, indica il negozio e accenna un sorriso beffardo. «Mamma, guarda, Chiara Ferragni»! grida con insistenza una bambina con stivali da pioggia rosa, ma i genitori tirano dritto. Una cliente entrata forse per fare compere alza il bavero del cappotto e taglia corto: «Non voglio parlare, grazie» dice stizzita. Una famiglia di Forlì, madre, padre e figlia, a caccia di buone offerte da questa mattina, passa davanti allo store curiosa, e poi se ne va scuotendo la testa. «Chiara Ferragni ormai è caduta in declino, poverina - dice la madre - non abbiamo niente del suo brand e penso che non compreremo mai qualcosa. Stavo guardando una valigia rosa per mia figlia che andrà a Londra ma non penso la prenderò».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci