dal nostro inviato
BOLOGNA Quando l'alba si avvicina le urla svegliano un intero quartiere e diffondono sgomento. «Mi avete lasciata sola. Vi ho perso tutti, siete andati tutti in cielo. Angeli. Come farò ora senza di voi, non ho più niente» urla in romeno la madre di Stefania Alexandra e nonna dei tre piccoli tutti morti per i fumi tossici causati dall'incendio nell'appartamento al quarto piano. La donna ha una sessantina d'anni, è giovane, ma ha perso tutto, figlia e nipotini. Poi ci sono altre urla, «ma non era proprio possibile capire cosa dicesse, erano disperate». Sono di George Panaite Birta, padre dei tre bambini ed ex di Stefania Alexandra. In passato avevano abitato insieme a Tivoli, poi si erano trasferiti a Bologna, si erano separati, ma non era un rapporto conflittuale e spesso vedevano George nel palazzo che andava a trovare i figli.
Racconta un altro residente, al secondo piano, Michele Camparri: «Un ragazzo si è accorto che usciva il fumo e ha chiamato i vigli del fuoco. Non abbiamo sentito delle urla dall'appartamento al quarto piano». È probabile che la donna e i tre figli non si siano accorti di nulla, che abbiano perso conoscenza a causa del monossido di carbonio. «D'altra parte - continua Camparro - lei non è riuscita neppure ad aprire la porta». Una giornalista romena che vive a Bologna, Cornelia Crismaru, ha parlato con Lucia Pricopi, un'amica di Stefania Alexandra: «Era una madre perfetta. Ovunque andava portava i bambini che erano adorabili. Erano così belli, degli angeli». Vicino al palazzo sono stati portati dei fiori, rose e margherite. Qualcuno ha lasciato dei bigliettini: «Nessuna parola può dare sollievo e conforto per una perdita così profonda». Padre Trandafir Vid, parroco di San Luca Evangelista della Chiesa ortodossa romena: «Conoscevo molto bene le vittime: erano credenti e praticanti. Ho battezzato i due gemellini nella nostra chiesa di Olmetola e tante volte ho dato la comunione alla famiglia. Le parole non riescono ad esprimere ciò che provo in questo momento». «Stanno arrivando messaggi da tutta Italia - scrive il sindaco di Bologna, Matteo Lepore - Al papà dei tre bambini, ai familiari e ai cari di questa giovane famiglia strappata alla vita daremo tutto il nostro amore e supporto. Bologna si stringe attorno a loro».