Assegno unico, importi e aumenti di gennaio (e come controllarli). Il calendario completo dei pagamenti

Quest'anno l'Assegno unico sarà più alto grazie alla rivalutazione all'inflazione. In questi giorni è partita l'erogazione di gennaio, ma gli aumenti previsti per questo mese arriveranno a conguaglio probabilmente a marzo

Giovedì 18 Gennaio 2024 di Giacomo Andreoli
Come si finanzia l'Assegno unico in Italia e nel resto d'Europa

Da ieri, 17 gennaio, sono partiti i pagamenti dell'Assegno unico universale per i figli a carico per il primo mese del 2024. Quest'anno gli importi saranno maggiori grazie alla rivalutazione all'inflazione e in teoria l'aumento spetterebbe già dal mese corrente. Tuttavia, come lo scorso anno, per ragioni tecniche, l'Inps dovrà elaborare le somme precise della rivalutazione nelle prossime settimane. Gli aumenti di gennaio e febbraio, quindi, dovrebbero arrivare a conguaglio con l'assegno di marzo.

Vediamo però nel dettaglio quanto si riceverà quest'anno, le nuove soglie Isee e come controllare importi e pagamenti.

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Assegno unico, il calendario dei pagamenti

L'Inps ha spiegato che per le rate di Assegno unico e universale, il calendario dei pagamenti «in assenza di variazioni, nel periodo gennaio - giugno 2024» prevede le seguenti date: 17, 18, 19 gennaio; 16, 19, 20 febbraio; 18, 19, 20 marzo; 17, 18, 19 aprile; 15, 16, 17 maggio; 17, 18, 19 giugno.

Non è necessario presentare una nuova domanda per l'Assegno nel 2024, sempre che la domanda già trasmessa non sia nello stato di decaduta, revocata, rinunciata o respinta. Ai fini della determinazione dell'importo della prestazione, è necessario presentare invece una nuova Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per il 2024: in assenza di Isee, l'importo Auu sarà infatti calcolato dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.

Qualora la Dsu sia presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati saranno adeguati da marzo con la corresponsione degli arretrati. Per presentare la Dsu sul sito Inps è disponibile il servizio Isee precompilato.

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Di quanto aumenta l'Assegno unico nel 2024

L'Assegno unico per i figli è stato potenziato con la scorsa legge di Bilancio. Le coperture finanziarie sono passate infatti: da 345,2 milioni a 409,2 milioni di euro per il 2023, da 457,9 milioni a 525,7 milioni per il 2024 e da 473 milioni a 542,5 per il 2025. A gennaio dello scorso anno l'importo mensile è stato rivalutato dell'8,1%. Il valore dell'assegno è passato quindi: da 175 euro a 189,2 euro, per le famiglie con Isee fino a 16.215 euro e da 50 a 54 euro mensili per chi ha un Isee superiore a 44mila euro circa. Ad essere rivalutate sono state anche le soglie Isee.

Le nuove "maggiorazioni" riguarderanno quindi le 5,6 milioni di famiglie con figli a carico, i cui assegni verranno fatti crescere del 5,7% (nel 2023 erano aumentati dell’8,15%). Si attende comunque la comunicazione ufficiale. Anche le soglie Isee cambieranno leggermente. L'Assegno diventerà di circa: 57,2 euro al mese (importo minimo) per chi ha un Isee oltre 45,575 euro e 199,4 euro al mese (importo massimo) per chi ha un Isee fino a 17,090 euro. Inoltre la maggiorazione per i due genitori lavoratori salirebbe 34,15 euro per ciascun figlio.

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Quando arrivano "maggiorazioni" e arretrati

L'aumento, però, come lo scorso anno potrebbe non arrivare immediatamente. In questo mese l'Inps comunicherà le modalità operative dell'erogazione, che potrebbe non essere calcolata nella prima mensilità, ma a conguaglio con il tasso definitivo a partire da marzo 2024.

Entro quella data potrebbe arrivare una riforma dei requisiti per l'assegno. L’Unione europea ha infatti contestato all’Italia il fatto che la legge preveda, ai fini del diritto all’assegno, un minimo di due anni di residenza. Questo viene ritenuto in contrasto con la normativa Ue e con la libera circolazione di cittadini e lavoratori. Quindi il nostro Paese, per non incorrere in forti sanzioni, dovrà entro due mesi eliminare la norma o presentare le proprie valutazioni e motivazioni a supporto delle restrizioni. Si potrebbe andare comunque verso un ammorbidimento del requisito.

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Come controllare gli importi e i pagamenti

Le somme che vengono erogate di mese in mese, così come la data di valuta, sono notificate all'interno del “Fascicolo previdenziale del cittadino” sul proprio portale MyInps, sotto la voce “Pagamenti”. Non solo: anche dentro la sezione del sito dedicata all'Assegno unico è possibile consultare gli accrediti mensili ricevuti. Per controllare se la somma è giusta rispetto al proprio Isee si può usare il servizio di simulazione dell'Inps. Da marzo bisognerà controllare se effettivamente gli importi sono cresciuti ed è arrivato il conguaglio. Si attende comunque la conferma dell'Inps dei pagamenti degli arretrati proprio a marzo.

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Ultimo aggiornamento: 18:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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