Leone d'oro svedese con il "Piccione"
La Rohrwacher è la miglior attrice

Sabato 6 Settembre 2014
Festa per i premi a Venezia
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VENEZIA - Un "piccione" su un ramo che riflette sull'esistenza: il film del regista svedese Roy Andersson il vincitore del Leone d'oro a Venezia71.

L'Italia trionfa con le due Coppe Volpi assegnate agli attori di Hungry Hearts di Saverio Costanzo: Alba Rohrwacher e Adam Driver.

Il Premio Opera Prima "Luigi De Laurentiis", è andato a Court, il film dell'indiana Chaitanya Tamhane, che si aggiudica anche il premio per il miglior film della sezione Orizzonti.

Il Premio Orizzonti per il miglior cortometraggio è andato a These are the rules di Ognjen Svilicic. Il Premio Speciale della giuria della sezione Orizzonti è andato a Belluscone - Una storia siciliana di Franco Maresco. Il riconoscimento per la migliore regia, sempre della sezione Orizzonti, va a Theeb, opera prima di di Naji Abu Nowar.

Quanto ai premi del concorso, si comincia con il Premio Speciale della giuria, che è andato al film turco Sivas. di Kaan Mujdeci. Il premio per la migliore sceneggiatura è andato a Ghesseha (Tales) della regista iraniana Rakhshan Bani-Etemad. Il premio "Marcello Mastroianni" a un giovane attore o attrice emergente è stato attribuito a Romain Paul per Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte.

E poi il trionfo dell'Italia. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile è andato a Adam Driver per Hungry Hearts di Saverio Costanzo, mentre la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile va a Alba Rohrwacher. Il Gran Premio della giuria va a Joshua Oppenheimer per The look of silence.

Cosa ci sarà stato in quel pane e miele con cui sono cresciute in campagna le sorelle Rohrwacher? Di sicuro il talento, visto che le due donne sono sul tetto dei premi: Alice Rohrwacher con il prestigioso 2. premio del festival di Cannes, il Grand Prix, con Le meraviglie interpretato proprio dalla sorella. E stasera Alba ha vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile tra i film del concorso di Venezia 71: la mamma ossessionata dal cibo buono e non animale, talebana di semetti e beveroni verdi al punto da mettere il neonato in grave rischio di vita in Hungry Hearts del compagno Saverio Costanzo.

La maggiore delle due è Alba, è nata a Firenze 35 anni fa, ha studiato teatro all'Accademia dei Piccoli di Firenze e nel 2003 si è diplomata al Centro sperimentale di Cinematografia. Alice invece è più piccola di due anni. Le sono bastati due film per imporsi tra i talenti emergenti: Corpo celeste, presentato alla Quinzaine a Cannes e con cui vinse il David di Donatello al migliore regista esordiente, e Le meraviglie. Entrambe sono cresciute in campagna a Castel Giorgio, in provincia di Terni, terra di origine della madre e luogo di lavoro del padre tedesco Reinhard, apicoltore transumante che oggi gestisce un agriturismo nel vecchio casale di campagna in cui è vissuto, rimesso a nuovo negli anni. Quanto ad Alba, il debutto è nel 2004 con il film di Carlo Mazzacurati L'amore ritrovato. Tra i suoi film più apprezzati, quello di Daniele Luchetti Mio fratello è figlio unico in cui è la sorella di Elio Germano e Riccardo Scamarcio, poi Giorni e nuvole di Silvio Soldini con cui vince il David di Donatello. Seguono Caos calmo di Antonello Grimaldi, ma è con Il papà di Giovanna di Pupi Avati che nel 2009 viene lanciata definitivamente. Con quel film vince il David come migliore attrice protagonista. Nello stesso anno, oltre che in Due partite, per la regia di Enzo Monteleone, gira due film importanti per la sua carriera: Io sono l'amore di Luca Guadagnino e soprattutto L'uomo che verrà, di Giorgio Diritti. Nel 2010 è, accanto a Pierfrancesco Favino, protagonista del film di Silvio Soldini Cosa voglio di più. Stasera festeggiano insieme: Alice è qui alla Mostra del cinema, presidente della giuria Venezia Opera Prima.

Ultimo aggiornamento: 20:48

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